Auto, un esercito di cloni cinesi pronti ad invadere l'Europa
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AperturaAuto Gio 17 agosto 2023

Auto, un esercito di cloni cinesi pronti ad invadere l'Europa

Range Rover, Porsche, Mercedes Smart: sono molti i modelli cinesi che somigliano in maniera impressionate ai modelli Ue. E vista l'invasione del Dragone le Case chiedono all'Ue di alzare la guardia Auto, un esercito di cloni cinesi pronti ad invadere l'Europa Stabilimento di produzione cinese
 

L’esercito dei coloni

 
I modelli che hanno pescato qua e là negli uffici tecnici del Vecchio Continente sono una infinità, ma vi sono casi in cui la copiatura così generalizzata da rendere difficile scambiare la copia dall’originale. E’ il caso della LandWind , fotocopia  della Range Rover Evoque si cui addirittura ne scimmiotta anche parte del nome. In questo caso la battaglia legale dopo una serie di colpi di scena (in primo grado vittoria della Cina) è finita con la condanna del produttore di Pechino. Ma intanto erano state prodotte e vendute centinaia di LandWind.
 
Anche Porsche si è vista copiare la Cayman con l’auto cinese che riprendeva pure lo stemma della Casa di Stoccarda. Sin qui però il pericolo è relativo vista la disparità tecnologica. Diverso è il caso, peraltro discusso, della cosiddetta Smart cinese, preso commercializzata anche in Europa, che viene  venduta ad un prezzo poco sopra i 10mila euro contro i 30 mila  dell’originale. In questo caso l’accusa è che vengono riprese le forme della Smart e della Honda E. Ma l’esito di una causa è tutt’altro che scontato.
 

Obbiettivo: rifarsi l’immagine

Dopo le pesanti proteste da parte di Usa ed Europa, il governo cinese due anni fa ha aggiornando la legge sul copyright con norme più stringenti. In realtà la copiatura nel Paese del Dragone è ancora prassi comune e non riguarda solo l’auto ma tutta una serie di settori che vanno dalla meccanica all’alimentare.

I marchi automobilistici che stanno aprendo propri stabilimenti in Europa, anche grazie al passaggio all’elettrico, si dicono non coinvolti in queste operazioni di clonazione.  Ed in molti casi è vero. Ma il tentativo generalizzato dell’industria automobilistica cinese di  rifarsi una verginità  non convince del tutto. Da qui l’appello all’Unione europea delle  associazioni dei produttori di alzare la guardia.

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