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AperturaMercati Sab 20 maggio 2023

Borsa giapponese ai massimi dal 1990 e anche Warren Buffett torna a investire

I mercati finanziari del Giappone sono ai massimi dal 1990 e anche Warren Buffett torna a investire nel paese del Sol levante Borsa giapponese ai massimi dal 1990 e anche Warren Buffett torna a investire
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Borsa del Giappone ai massimi dal 1990

Proprio nei giorni in cui a Hiroshima si tiene il G7, con i grandi del mondo impegnati a far fronte comune contro Russia e Cina, il Giappone brilla sui mercati finanziari. Con la seduta di venerdì 19 maggio, infatti, la Borsa di Tokyo è tornata agli antichi fasti. L’indice Nikkei 225 ha superato quota 30mila punti,  e il Topix è salito del 6% da inizio anno, un livello top che non vedevano dal 1990. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno: da mesi gli analisti sono tornati positivi sui mercati del Far East e in particolare sui listini nipponici.

Gli investitori stranieri sono tornati

Il motivo è presto detto: gli investitori stranieri sono tornati a investire dopo anni d’assenza. Lo fanno notare Frank Benzimra e Tsutomu Saito di Societè Generale, secondo cui il nuovo interesse è dovuto “ai fondamentali, alla domanda domestica robusta e alla politica di distribuzione più generosa di dividendi“ da parte dei gruppi nipponici, che stanno anche accelerando con i buyback azionari. In pratica, le tendenze che si sono viste lo scorso anno sui listini europei e americani ora sono approdate anche in Asia.

La banca d’affari francese ha diffuso anche i dati relativi all’acquisto di titoli azionari giapponesi effettuati dagli investitori stranieri, che ad aprile sono stati pari a 2,1 trilioni di yen (15,4 miliardi di dollari), facendo notare che il settore corporate della nazione rimane comunque il principale acquirente netto di azioni, con un volume di acquisti pari a 1,1 trilioni di yen dall’inizio del 2023.

Gli acquisti massici di Warren Buffett

Ma quello che colpito di più gli operatori è che tra gli acquirenti di azioni nipponiche c’è anche il più grande investitore al mondo, Warren Buffett. L’oracolo di Omaha, infatti, ha preso posizioni importanti sul listino giapponese tanto che il Wall Street Journal ha fatto notare che il Giappone è il paese al di fuori degli Stati Uniti dove Buffett ha messo più soldi: ad aprile il finanziere ha aumentato le quote già acquistate dalla sua holding Berkshire Hathaway in cinque società commerciali giapponesi, portandole al 7,4%.

Si tratta di Tochu, Marubeni, Mitsubishi, Mitsui e Sumitomo e si mettono tutti in evidenza per avere un modello di business che può essere paragonato a quello della stessa Berkshire Hathaway, in quanto detengono tutti un portafoglio diversificato, con un’ottica di investimento di lungo periodo e un’attenzione ai titoli value e al flussi di cassa.

“Ho semplicemente pensato che queste fossero grandi società. Società che fanno qualcosa che io comprendo. Qualcosa di simile a Berkshire, nel senso che hanno diversi interessi” ha detto Buffett in un’intervista rilasciata alla trasmissione della CNBC Squawk Box, durante la sua recente visita in Giappone. “E tra l’altro le azioni venivano vendute a un prezzo ridicolo“.

Dati macroeconomici e tassi negativi in Giappone

Inoltre, venerdì 19 maggio è stato reso noto il dato dell’inflazione, salita del 3,5% ad aprile. Esclusi i prezzi dei beni alimentari ed energetici, la componente core dell’inflazione è balzata del 4,1%, al ritmo più forte dal settembre del 1981, ben oltre il target del 2% fissato dalla Bank of Japan.

Non solo il Giappone non ha ancora rialzato i tassi d’interesse, ma nel paese è ancora attiva una politica monetaria ultra espansiva, incentrata non solo sul controllo della curva dei rendimenti ma anche sui tassi negativi fermi al -0,1%.

Per Goldman Sachs trimestrali solide

Positivi sulla Borsa di Tokyo sono anche gli strategist di Goldman Sachs, che hanno scritto in una nota che la solidità dei fondamentali e la prospettiva di riforme strutturali “giustificano la posizione bullish” sulle azioni giapponesi.

Goldman indica come motivazione alla base del suo outlook rialzista per la borsa di Tokyo anche le trimestrali solide delle aziende, le valutazioni economiche dei titoli e il fatto che l’azionario beneficia dell’interesse di quegli investitori che ragionano in un’ottica di lungo periodo: come, per l’appunto, di Warren Buffett.

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