Centri commerciali, Zoia: "Altro che spacciati"- V&A
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Centri commerciali, Zoia: "Non siamo spacciati, vinciamo con sport, salute e bellezza"

I centri commerciali dopo la pandemia rilanciano e chiudono il 2022 in crescita del 13,7%. Con lo scontrino medio a +20% Centri commerciali, Zoia: "Non siamo spacciati, vinciamo con sport, salute e bellezza" Roberto Zoia presidente Cncc
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Centri commerciali, fatturato 2022 a +13,7%

Dati per morti tante volte, i centri commerciali italiani stanno vivendo una nuova vita. Capaci di cambiare pelle ogni volta, seguendo l’evoluzione dei gusti dei consumatori, i mall nazionali hanno chiuso il 2022 con un giro d’affari globale di 71 miliardi di euro, in crescita del 13,7%, a un soffio (-3%) dai numeri del 2019. “Nella prima parte del 2020 ci davano per spacciati e con noi, in generale, tutto il commercio fisico” ricorda amaramente a Verità e Affari  Roberto Zoia, presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali e direttore sviluppo e gestione patrimonio di Igd Siiq. “C’era persino chi aveva decretato la fine dei ristoranti a favore delle piattaforme di delivery. Ma noi siamo sempre stati confidenti, fin dall’estate 2020, dato che invece la gente tornava a trovarci”.

Attualmente nel nostro paese si contano 1.270 tra centri commerciali, outlet center e parchi commerciali, per complessivi 40 mila negozi, pari a 19,9 milioni di superficie lorda affittabile con 1,7 miliardi di presenze annue.

Le vendite online non sfondano

Il segnale forte è arrivato a inizio 2022 “quando dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna avevamo visto che le vendite online più di tanto non sfondavano, con volumi di un centesimo rispetto al fisico e legate solo ad alcuni prodotti, come gli acquisti ripetitivi e quelli a basso contenuto di esperienza. E’ stato allora che abbiamo capito che se arricchivamo la nostra offerta i clienti sarebbero tornati”.

E così è stato. Entrando più nel dettaglio dei dati presentati nel recente Osservatorio Cncc, dal raffronto del fatturato 2022 con quello del 2021, tutte le categorie merceologiche riportano un andamento in crescita, a esclusione dell’elettronica di consumo che presenta una minima flessione (-0,3%): la migliore performance è data dall’accelerazione della ristorazione (+43%), cura persona, salute (+18,5%), cultura e tempo libero (+14,3%), abbigliamento (+15,3%), attività di servizi (+10,6%) e beni per la casa (+9,2%).

Nei centri commerciali scontrini più elevati

Eppure qualcosa è cambiato nelle abitudini degli italiani. La frequenza media di chi si reca nei centri commerciali è più bassa (-15%) rispetto al periodo pre-Covid, mentre lo scontrino medio è cresciuto del 20%. “Non abbiamo risposte definitive su queste tendenze, ma abbiamo fatto alcune supposizioni e cioè che, da un lato, lo smart working ha cambiato le abitudini di acquisto degli italiani e, dall’altro, che l’intrattenimento, in primis i cinema, non è ancora decollato e questo comporta che anche ristoranti e pizzerie lavorino di meno la sera” ragiona Zoia.

Però, sta funzionando bene il comparto della salute, del benessere e dello sport, soprattutto le palestre e i centri per la cura della persona. “Quello che vediamo è che l’online non sfonda e questo per noi questo è uno stimolo perché le abitudini dei consumatori cambiano velocemente” continua Zoia. “Ma le catene che sono state brave a entrare nell’omnichannel ora stanno traendo benefici anche sui negozi fisici. Tutti i retailer puntano molto sulle sinergie tra online e offline, favorendo il ritiro dei prodotti nei negozi, che vuol dire da un lato risparmiare sui trasporti e ridurre i resi e, dall’altro, creare un rapporto diretto con la clientela, investendo sui servizi”.

Obiettivo futuro è la sostenibilità delle strutture

Sugli scenari futuri, il presidente di Cncc guarda al 2023 con un certo ottimismo, nonostante il non facile scenario macroeconomico, con il caro energia e l’aumento dei tassi d’interesse che incidono sui consumi. «Pensiamo che la potenziale riduzione dei consumi ci toccherà, perché il caro bollette e il caro mutuo alla lunga impattano sui nostri clienti. Speriamo solo di essere al picco più alto dell’inflazione» continua Zoia.

Attualmente sono in arrivo due mega progetti di centri commerciali di prossima apertura, ovvero il lifestyle center Merlata bloom Milano, sviluppato e commercializzato da Nhood, il cui opening sarà in autunno, e il Maximall Pompeii entro fine anno. “Più che nuove aperture mi aspetto che nei prossimi anni ci saranno delle importanti riqualificazioni del patrimonio immobiliare esistente per renderlo più sostenibile, con ampliamenti delle metrature e la creazione di impianti per l’energia rinnovabile”.

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