Enerbrain, tagli anche del 30-40% sulle bollette - V&A
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AperturaImprese Dom 09 luglio 2023

Risparmio energetico, Giordano (Enerbrain): "Con i nostri sensori tagli del 30-40% sulle bollette"

Con il software e l'hardware di Enerbrain le aziende possono ridurre i consumi negli impianti e aumentare il comfort dei dipendenti. Risparmio energetico, Giordano (Enerbrain): "Con i nostri sensori tagli del 30-40% sulle bollette"

Giordano (Enerbrain): “Con i nostri sensori tagli anche del 30-40% sulle bollette”

Un nuovo round di finanziamento da 10 milioni di euro per sostenere nuovi investimenti in tecnologia e risorse umane. E’ l’obiettivo di Enerbrain, l’impresa torinese nata nel 2015 che ha sviluppato un’innovativa soluzione software e hardware che gestisce e controlla in modo automatizzato e intelligente edifici non residenziali, per contribuire al risparmio energetico, all’abbattimento delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità dell’aria degli ambienti. Enerbrain si sta espandendo all’estero e ha ottenuto oltre 20 riconoscimenti internazionali tra cui il Premio Nazionale per l’Innovazione 2020 promosso dal Presidente della Repubblica e quello dedicato a Rolando Polli, promosso da Ambienta Sgr e McKinsey.

“L’obiettivo adesso è costruire ulteriori collaborazioni con player del mercato locale e globale, e portare la nostra soluzione in sempre più realtà pubbliche e private. Enerbrain vuole essere protagonista della transizione energetica di imprese e città, non solo in Italia. È un tema di grande importanza in questo momento storico”, dice a Verità e Affari il ceo di Enerbrain Giuseppe Giordano.

Quindi, quale è il vostro ruolo?

“Mettiamo più intelligenza nella gestione dell’energia in edifici non residenziali. Non prendiamo in considerazione case e condomini privati perché sarebbero troppo complessi da gestire. In pratica, effettuiamo un’ottimizzazione dei consumi che, nel modo più semplice possibile, si integri con i sistemi già esistenti. Per questo, dopo una prima consulenza per capire le esigenze del cliente, collochiamo dei sensori ambientali per avviare un monitoraggio energetico e della qualità dell’aria. Poi i dati vengono elaborati nel cloud da cui si ottengono delle analitiche e, successivamente, logiche di ottimizzazione che regolino consumi e temperatura, e che correggano i problemi”.

Che cosa chiedono i clienti di Enerbrain?

“Noi cerchiamo di coniugare le esigenze di comfort con quelle legate al taglio dei consumi e di Co2 e quindi dei costi. Di solito, il cliente ci chiede di abbassare i costi energetici e l’impronta di Co2, e di minimizzare l’impatto delle lamentele dei dipendenti dovute agli squilibri termici all’interno degli ambienti”.

Voi avete clienti pubblici e privati. Ci sono differenze?

“Per quanto riguarda le scuole e gli edifici pubblici ci sono delle prescrizioni di legge che fissano in 20 gradi la temperatura interna, e col nostro sistema siamo in grado di garantire che vengano mantenuti col minor dispendio di energia. Nel privato impostiamo il sistema in base alle esigenze specifiche del cliente e se ci sono delle anomalie vengono rilevate in tempo reale e corrette. Per questo un altro nostro obiettivo è la digitalizzazione della gestione dei sistemi”.

Quanto si risparmia con il vostro servizio?

“Noi lavoriamo con clienti diretti del mondo industriale e retail, ma anche con i gruppi di facility management. Interveniamo quando è possibile un risparmio pari almeno al 10%, altrimenti non lo facciamo, ma con i nostri sistemi si può arrivare a risparmi in bolletta fino al 30-40%”.

Oltre al mercato italiano, in quali siete presenti?

“Fin da subito avevamo l’ambizione di andare fuori dall’Italia e come startup abbiamo vinto alcuni premi che ci hanno consentito di operare e di farci conoscere all’estero. Dopo l’Italia, il nostro mercato più importante è la Francia, ma siamo presenti anche in Portogallo, Polonia, Germania, Austria, Ungheria, mentre quest’anno abbiamo iniziato le nostre prime attività in Cina, Messico e Stati uniti grazie a un cliente dell’automotive che sta mettendo a punto un importante piano di decarbonizzazione. Comunque vediamo le opportunità migliori in Europa, dove i clienti sono molto motivati e hanno budget da spendere e target precisi da raggiungere. Inoltre, per continuare a crescere, vogliamo creare una rete di partner per ampliare il nostro perimetro geografico, affiliando dei consulenti che diventino i nostri rivenditori”.

Che obiettivi avete in termini di fatturato?

“Nel 2022, di fronte a bollette che sono anche triplicate, alcuni clienti hanno congelato i loro investimenti, soprattutto nel terzo trimestre, mentre quest’anno siamo ripartiti con ordini record. Da parte nostra, comunque, non c’è stato alcun passo indietro, anzi abbiamo aumentato gli investimenti e nel 2023 puntiamo a toccare i 10 milioni di euro di ricavi”.

Per crescere c’è bisogno di risorse…

“Abbiamo già raccolto circa 6,5 milioni di euro nei due round precedenti e ora stiamo cercando altri 10 milioni di euro per crescere. Stiamo riscontrando interesse da parte degli investitori, nonostante il mercato sia difficile in questo momento, ma il nostro settore è molto caldo e per questo vogliamo espanderci. I nostri obiettivi sono realizzare nuovi tools, far evolvere la tecnologia e rafforzare il team commerciale e operativo. Abbiamo bisogno di figure specializzate che fatichiamo a trovare, ma il nostro obiettivo è di raggiungere i 10 milioni di euro di ricavi, un traguardo che ancora nessuna azienda del nostro comparto ha toccato”.

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