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AperturaEnergia Sab 04 marzo 2023

La Russia sigillerà i gasdotti Nord Stream

Non ci sono piani per la riapertura dei gasdotti, Mosca prevede solo "interventi conservativi" per impedire il deterioramento La Russia sigillerà i gasdotti Nord Stream
Redazione Verità&Affari
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La Russia si prepara a sigillare i tubi di Nord Stream

La Russia si appresta a chiudere i gasdotti Nord Stream che erano stati danneggiati nei mesi scorsi. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, al momento non ci sono piani per ripararli o riattivarli. Il progetto è quello di mettere “sotto naftalina” gli impianti. Sigillando i tubi ed effettuando interventi conservativi per evitare il deterioramento della strutture e permettere la loro riapertura in futuro.

Il colosso statale russo Gazprom ha costruito i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ciascuno composto da due tubi, per pompare gas naturale verso la Germania attraverso il Mar Baltico.

Le esplosioni di settembre

A settembre tre dei tubi sono stati gravemente danneggiati da diverse esplosioni, mentre uno dei tubi del Nord Stream 2 è rimasto intatto. Gazprom ha dichiarato che la riparazione dei tubi è possibile. Ma le fonti interpellate da Reuters hanno spiegato che lo stato dei rapporti con l’Occidente sia tale da non far presagire una ripresa imminente dei flussi di gas verso l’Europa.

La proposta di Mosca

La costruzione di Nord Stream 2 è stata terminata nel settembre del 2021, con la tensione già elevata tra Russia e Occidente. Le autorità tedesche non hanno mai omologato il nuovo gasdotto. Il presidente russo Vladimir Putin aveva proposto di continuare a utilizzare il tubo di Nord Stream 2 rimasto intatto per esportare gas in Germania. Berlino, che prima dell’invasione aveva già congelato il progetto Nord Stream 2, ha rifiutato la proposta.

Ai minimi dalla fine dell’Urss

Con l’invasione dell’Ucraina, l’Europa ha drasticamente ridotto le importazioni di gas dalla Russia che alla fine del 2022 hanno toccato il livello minimo dalla fine dell’Unione sovietica. Attualmente, l’unico gasdotto operativo è quello che dalla città russa di Sudzha attraversa l’Ucraina per poi arrivare in Slovacchia. Da questo gasdotto passano circa 40 milioni di metri cubi al giorno. 

Sulle esplosioni che hanno danneggiato i tubi sono aperte tre diverse inchieste da parte delle autorità tedesche, danesi e svedesi. Il giornalista investigativo Seymour Hersh ha scritto, citando una sola fonte, che la responsabilità del danneggiamento sarebbe degli Usa.

Il prezzo del gas resta sotto i 50 dollari

Nei giorni scorsi, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che Mosca non ritiene più l’Occidente un partner per le forniture di energia e spera di aprire un hub in Turchia per rimpiazzare la rotta baltica.

Con l’inverno mite in Europa e gli stoccaggi pieni, il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam resta stabilmente sotto la soglia dei 50 euro a megawattora.

 

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