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FinanzaIn evidenza Gio 19 gennaio 2023

Parte la corsa per il vertice di Fondazione Crt: Palenzona presenta la candidatura

Al via la raccolta delle firme per la corsa di Palenzona in Fondazione Crt: sfida senza precedenti per il mondo delle fondazioni Parte la corsa per il vertice di Fondazione Crt: Palenzona presenta la candidatura
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Parte la raccolta delle firma per candidare di Palenzona in Fondazione Crt

Parte formalmente la corsa per il rinnovo della presidenza della Fondazione Crt. Tra i consiglieri d’indirizzo dell’ente torinese sta circolando infatti in queste ore il modulo per la raccolta delle firme necessarie a presentare la candidatura di Fabrizio Palenzona. Ex vicepresidente di Unicredit, attuale presidente di Aeroporti di Roma nonché titolare di una lunga serie di altri incarichi presenti e passati, Palenzona sfiderà l’attuale presidente Giovanni Quaglia. 

Di quante firme ha bisogno Palenzona

La formalizzazione della candidatura di Palenzona arriva dopo un incontro, martedì 17 gennaio, tra lo stesso Palenzona e Giovanni Quaglia nel quale il presidente di Adr ha annunciato la sua intenzione di candidarsi in vista della scadenza di aprile. Palenzona sfiderà proprio Quaglia, presidente dal 2016, che non ha mai nascosto l’intenzione di ricandidarsi per un nuovo mandato.

Per candidarsi, Palenzona dovrà raccogliere almeno sei firme su 18 componenti del consiglio d’indirizzo. Un obiettivo alla portata del candidato, che in passato pur senza incarichi formali è stato a lungo il “dominus” dell’ente. Dopodiché i consiglieri d’indirizzo, in aprile e a scrutinio segreto, dovranno indicare la propria preferenza tra i due candidati. 

Scontro senza precedenti

La candidatura di Palenzona preannuncia però una sfida con pochi precedenti nel mondo delle fondazioni bancarie, con due pretendenti che si contenderanno la poltrona all’ultimo voto. Una poltrona pesante: Crt, oltre alla presenza residuale nell’azionariato della banca conferitaria (Unicredit), ha quote pesanti in Atlantia – che controlla proprio Adr – e Banco Bpm.

Non solo, di recente Fondazione Crt è stata uno degli attori dello scontro per la governance delle Generali, al fianco di Del Vecchio e Caltagirone. Crt ha avuto finora solo tre presidenti dalla sua istituzione e nel mondo delle fondazioni la prassi vuole che si arrivi al voto con un accordo preliminare sul candidato vincente.

Le divisioni interne

La sfida per la presidenza arriva al termine di una fase delicata per la Crt, che visto l’acuirsi dello scontro interno e delle divisioni su vari temi a iniziare proprio dall’impegno per la partita delle Generali. Questo malgrado i risultati dell’ente, che ha potuto capitalizzare tra l’altro una forte plusvalenza su Atlantia, al netto della quota reinvestita post-opa.

Figura chiave degli snodi tra politica e finanza, Palenzona è stato a lungo lontano dai riflettori dopo l’uscita da Unicredit. Pur continuando ad avere un ruolo in partite importanti: da Atlantia-Autostrade fino al ruolo di “ambasciatore” per conto di Intesa Sanpaolo ai tempi dell’opa su Ubi Banca. 

Testa a testa tra Quaglia e Palenzona in Fondazione Crt

Scontato il raggiungimento delle firme minime per la candidatura (ogni consigliere può firmare per più candidati), l’esito della sfida appare alquanto incerto. Secondo quanto ricostruito, a oggi i fronti sono in sostanziale pareggio e il vincitore potrebbe affermarsi con uno-due voti di scarto. Ma la corsa è ancora lunga e fino alla votazione di aprile non sono esclusi nuovi colpi di scena.

Anche perché Quaglia, secondo quanto ricostruito, sterebbe mirando anche ad altre posizioni. Entro questa settimana sarà chiaro se avanzerà la propria candidatura per il posto vacante nel consiglio della Cdp. Mentre non è escluso che possa candidarsi anche per il rinnovo, in primavera, del cda di Banco Bpm.

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