Vvita porta il Giro d'Italia nel metaverso
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AperturaImprese Gio 18 maggio 2023

Vvita porta il Giro d'Italia nel metaverso e con 39 euro si può vincere anche la maglia rosa

Grazie a Vvita con 39 euro si può vincere anche la maglia rosa. La nuova vita del Giro d'Italia sul metaverso Vvita porta il Giro d'Italia nel metaverso e con 39 euro si può vincere anche la maglia rosa IL GIRO D'ITALIA PASSA SUL PONTE MORANDI, CICLISTI, BICI, BICICLETTA, BICICLETTE
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Il Giro d’Italia di ciclismo attualmente in corso è anche nel metaverso con Vvita

L’idea è di Vvita, giovane start-up che punta a diventare un punto di riferimento nel variegato universo del Web3, ossia quello che comprende Nft e Blockchain. “Il Metagiro – spiega Achille Minerva fondatore di Vvita insieme a Marco Capria– è un nuovo spazio virtuale iper-realistico dedicato agli appassionati. All’interno di questo spazio si possono acquistare Nft delle maglie del giro che non sono solo virtuali ma anche reali(nel senso che vengono spedite a casa ndr)”.  Inoltre “l’acquisto di una maglia Nft da diritto alla partecipazione ad aste che danno la possibilità di vincere esperienze, ad esempio seguire una tappa dall’ammiraglia della corsa rosa, e anche aggiudicarsi l’Nft del trofeo della che sarà dato al vincitore della manifestazione” aggiunge.

La genesi del progetto

La società Vvita, nasce dal rebranding di ItaliaNFT, startup tutta italiana che nel 2021 ha lanciato il primo marketplace italiano di digital collectible, che si poi si  è evoluta per consolidare la sua offerta in ambito Web3. “Abbiamo portato al mercato – dice Marco Capria- la nostra esperienza in ambito blockchain che poi è la tecnologia del bitcoin. Ad oggi abbiamo un team di 50 sviluppatori. Siamo partiti dall’arte ma adesso lavoriamo molto per le aziende per ottimizzare i progetti di marketing. Ad esempio  collegando asset Nft a collezioni  di bottiglie di vino esclusive dove però viene venduto anche il bene fisico, la bottiglia di vino pregiato, insieme a esperienze di vario genere”.

Quindi come definite il vostro lavoro?

“Facciamo codici che si trasformano in piattaforme web e Nft. Siamo una società di  consulenza ma anche tecnologica per la creazione di piattaforme e della gestione di comunità Web3, attraverso tecnologie proprietarie e competenze nell’ambito della tecnologia Blockchain e dello sviluppo di tutti i tools a essa collegata. E il nostro nuove nome, Vvita con due V,  vuol significare la connessione tra  mondo reale e virtuale”.

Il settore delle cryptovalute e degli Nft hanno subito un forte crollo. Che lezione è stata per il cosidetto Web3?

“Anche nella vita reale ci sono stati crolli dei mercati finanziari. Adesso il settore, che era completamente libero, sta pian piano cercando nuove regole. L’Nft è un token collegato alla blockchain che se acquistato può attivare una serie di servizi. In questo ambito c’è molto interesse da parte delle aziende anche dall’estero. Noi siamo partiti nel 2021 già con alcune regole precise dato che chiediamo ai nostri clienti di identificarsi e se fanno acquisti superiori ai mille euro chiediamo anche i documenti. Il Metaverso deve diventare una cosa seria: il passaggio tra web 2 a web 3  non sarà veloce ma certamente il processo sta andando avanti”.

Ma tra gli Nft che erano venduti con valori elevati, poi crollati, e le vostre proposte, quali sono le differenze?

“Le collezioni di Nft erano speculative, ad esempio  mercato che si è creato intorno alle celebri Bored Apes, mentre gli Nft che vendiamo sono legati anche esperienze nel mondo reale.  Il nostro approccio agli NFT è sempre stato diverso: abbiamo lavorato sul valore certificatorio della tecnologia e sulla capacità di offrire benefit ed esperienze rare attraverso i meccanismi democratici della Blockchain. Noi siamo anche molto attenti alla parte benefit e spesso una parte dei proventi viene ceduto in beneficienza”.

A cosa state lavorando?

“Una grande azienda di distribuzione ci ha chiesto di certificare la loro filiera e di creare uno spazio nel Metaverso dove vendere i loro prodotti, stiamo anche lavorando con una compagnia area per la scelta del viaggio in maniera da poter  far vivere agli utenti l’esperienza del loro prossimo itinerario in maniera molto realistica”.

Come siete partiti?

“Avevamo già una ventina di anni di esperienze lavorative quindi ci siamo autofinanziati anche grazie la cerchia ristretta di parenti e amici. Adesso stiamo lavorando a un round di finanziamento che apriremo nei prossimi mesi per l’entrata di privati e fondi di investimento. Nel primo anno di attività, ovviamente in perdita, abbiamo realizzato 900 mila euro di fatturato quest’anno contiamo di raddoppiare e di conquistare il pareggio”.

E le maglie Nft del Giro quanto costano?

“Per la collezione principale c’è un prezzo uguale per tutti ossia 39 euro poi ci sono delle aste per vincere la maglia rosa, bianca (classifica giovani) e azzurra (scalatori) e  quella ciclamino (velocisti) autografate dai vincitori, e permettono di aggiudicarsi l’esperienza dal vivo al Giro d’Italia a bordo dell’ammiraglia. Tra i progetti anche quello di sviluppare un gioco – all’interno del Metagiro che abbiamo creato-  sul Giro d’Italia di cui, tra l’altro, siamo tra gli  sponsor”.

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