Biden, tuo figlio è nei guai. Rischia per frode fiscale ma spuntano pure droghe e pistole
Da un lato esprime preoccupazione per l’atomica e cita l’Apocalisse. Dall’altro decide di graziare i suoi cittadini condannati per possesso
Hunter Biden vicino all’incriminazione
Da un lato esprime preoccupazione per l’atomica e cita l’Apocalisse. Dall’altro decide di graziare i suoi cittadini condannati per possesso di marijuana. Poi ci sono le questioni di famiglia che gli tolgono il sonno. Sì perché manca solo il via libera del procuratore del Delaware e il figlio Hunter potrebbe essere incriminato presto per frode fiscale e falsa dichiarazione per l’acquisto di un’arma. Per comprare una pistola negò di fare uso di stupefacenti.
La decisione spetta al procuratore che nominò Trump
La notizia viene dal Washington Post. Secondo la testata, gli agenti federali hanno stabilito già mesi fa di aver raccolto abbastanza prove contro Hunter Biden, ma sta al Dipartimento di Giustizia decidere se presentare le accuse. Il ministro della Giustizia Merrick Garland si è già sfilato da un caso che scotta e ha passato la patata bollente al procuratore del Delaware, David C. Weiss, nominato proprio dal grande avversario di Joe, Donald Trump. Garland si è impegnato a non interferire sul caso di Hunter e, aggiunge il Washington Post, non sta premendo su Weiss per decidere.
Le indagini su Hunter Biden
Le indagini sul figlio di Joe Biden, cavalcate da Trump nella campagna per la sua rielezione del 2020, sono roba di anni fa. Solo che inizialmente l’inchiesta si concentrava sui lavori di consulenza e legami esteri di Hunter. Man mano il focus degli inquirenti si è spostato su argomenti fiscali: parliamo del suo reddito e delle dichiarazioni.
La storia della pistola
Poi c’è la pistola. I fatti risalgono al 2018. Hunter acquistò l’arma, dichiarando sul modulo che bisogna compilare di non fare uso di stupefacenti. Il registro delle transazioni sulle armi da fuoco richiesto a livello federale recita: «Sei un consumatore illegale o un dipendente da marijuana o da qualsiasi sedativo, stimolante, stupefacente o qualsiasi altra sostanza controllata?». Biden selezionò la casella: «No». Falso! Perché in quel periodo, a quanto pare, era ancora nel tunnel della droga. Una storia di dipendenza dal crack raccontata da lui stesso nel suo libro di memorie. In alcuni messaggi privati con il proprio terapista, Biden parla proprio di quella pistola gli fu portata via dalla compagna, per timore potesse compiere qualche follia.