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ApprofondimentiFinanza Mer 08 febbraio 2023

Ipo, con EuroGroup e Ionos in Borsa tornano le grandi quotazioni

In tutta Europa tornano le Ipo di grandi dimensioni. E venerdì a Piazza Affari è atteso il debutto di EuroGroup Ipo, con EuroGroup e Ionos in Borsa tornano le grandi quotazioni
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Con EuroGroup e Ionos in Borsa tornano le grandi quotazioni

Ripartono le quotazioni di grandi dimensioni nel Vecchio continente. Anche in Italia, dove venerdì si colloca a Piazza Affari la matricola EuroGroup Laminations. Questa mattina, invece, sul listino tedesco ha debuttato l’azienda tecnologica Ionos Group che ora quota attorno ai 18 euro contro i 18,4 dell’Ipo. EuroGroup Laminations, produttore di componenti per motori e generatori elettrici, ha fissato il prezzo delle azioni a 5,5 euro, a metà della forchetta prevista. L’azienda è la prima grande Ipo in Italia dalla quotazione di Industrie De Nora lo scorso giugno ed è considerata un test per la riapertura dei mercati europei.

Notevole interesse dei fondi per EuroGroup

L’offerta, segnalano gli addetti ai lavori, ha registrato un notevole interesse da parte dei fondi “long-only”, ora nuovamente interessati al mercato delle Ipo. Il gruppo, che ha sede a Baranzate in provincia di Milano, ha raccolto 432 milioni di euro, che porta la capitalizzazione di mercato all’inizio delle negoziazioni a 922 milioni. Al termine dell’offerta, le azioni in mano al mercato sono pari al 42,6% del capitale sociale. In caso di integrale esercizio dell’opzione di over allotment, invece, i titoli collocati saliranno al 46,8% del capitale di EuroGroup. JP Morgan, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno agito come joint global coordinator dell’Ipo.

Più capacità produttive e crescita all’estero

I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati da EuroGroup Laminations per attuare la propria strategia, in particolare per espandere la capacità produttiva (compresa la costruzione di nuovi stabilimenti produttivi), sviluppare nuove tecnologie, rafforzare la struttura patrimoniale, nonché ampliare ulteriormente la presenza geografica. Inoltre, se si presenterà l’opportunità, la società intende perseguire opportunità di crescita per linee esterne. Il gruppo ha chiuso il 2021 con un fatturato di 650 milioni e un Ebitda di 50 milioni, potendo contare su oltre 2.300 dipendenti e 455 mila tonnellate di acciaio processato. All’estero è presente attraverso proprie controllate in Usa, Messico, Tunisia, Russia, Cina e Giappone.

Lo sbarco sulla Borsa tedesca più grande da settembre

In Germania, invece, si è quotato Ionos Group, leader europeo per le soluzioni di hosting e cloud, che ha debuttato oggi nel segmento Prime Standard della Borsa di Francoforte. La quotazione dell’azienda tedesca è considerata un termometro importante per lo stato di salute delle Ipo europee, dato che si tratta dello sbarco in Borsa più grande da quello di Porsche lo scorso settembre.

Prima della quotazione, il capitale sociale di Ionos Group era detenuto da United Internet (75,1%) e Warburg Pincus (24,9%). Ipotizzando il pieno esercizio dell’opzione greenshoe, United Internet alla fine deterrà il 62,1% e Warburg Pincus scenderà al 20,6% delle azioni della società.

Ionos fornisce piccole imprese e professionisti

Sempre ipotizzando il pieno esercizio dell’opzione greenshoe, United Internet incasserà 336 milioni di euro dall’operazione, mentre i proventi totali dell’Ipo saranno di circa 447 milioni, con un flottante del 17,3% e una capitalizzazione di mercato di 2,59 miliardi di euro.

Ionos Group offre un ampio portafoglio di prodotti e servizi, tra cui presenza e produttività sul web, nonché soluzioni cloud. I prodotti si rivolgono principalmente alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti, ma anche ai clienti delle grandi imprese e agli utenti privati. Al 30 settembre 2022, IONOS impiegava 4.239 dipendenti in nove paesi in cui il gruppo ha sedi. I ricavi totali sono aumentati del 18,7% a 953,6 milioni di euro nei nove mesi al 30 settembre 2022. L’utile netto è aumentato del 35,9% a 78 milioni di euro nello stesso periodo.

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