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Approfondimenti Lun 05 settembre 2022

Banche, italiani sempre più indebitati: per Crif quasi uno su due ha prestiti o mutui

Sono sempre di più i cittadini a richiedere prestiti e mutui. A rivelarlo, un report di Mister Credit – l’area di Crif Banche, italiani sempre più indebitati: per Crif quasi uno su due ha prestiti o mutui BANCA POPOLARE DI SPOLETO SPORTELLO BANCARIO CASSIERA CLIENTE CLIENTELA OPERAZIONE
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Il report di Crif: aumentano gli italiani con mutui e prestiti

Italiani cauti nel ricorrere al credito bancario per finanziare consumi o l’acquisto della casa? Forse non così tanto come si crede. Anzi, sono sempre di più i cittadini a richiedere prestiti e mutui. A rivelarlo, un report di Mister Credit – l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori.

Il report Crif: un trend iniziato nel 2016

L’indagine riferisce che nel primo semestre dell’anno è cresciuta ulteriormente (+7,6% rispetto a un anno fa) la platea di maggiorenni che hanno un mutuo o un prestito in corso, arrivata al 46% del totale. Un trend iniziato nel 2016 e consolidatosi nei due anni di pandemia, che sono stati caratterizzati da condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli anche per i finanziamenti di modesto importo. Il dato in ascesa è dovuto anche alla ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e, soprattutto, dello sviluppo dei prestiti di piccoli importi che sono stimolati da condizioni di offerta favorevoli anche a causa dei molti attori approdati su questo mercato.

Il report di Crif: incertezza degli italiani per crisi energetica e guerra

Questa tendenza, però, dovrebbe finire a causa dei numerosi fattori di incertezza derivanti dal prezzo delle materie prime e dal conflitto tra Russia e Ucraina che hanno fatto risalire l’inflazione e, conseguentemente, anche i tassi di interesse. Secondo il report, risulta anche migliorata la sostenibilità finanziaria delle famiglie italiane, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione si è attestato all’1,1%, stabile sui livelli più contenuti degli ultimi anni. A questo risultato hanno contribuito, oltre alle moratorie e agli strumenti di sostegno attivati per contenere gli impatti della pandemia, anche l’atteggiamento responsabile delle famiglie e i tassi di interesse che erano ai minimi storici. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default si attesta allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

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