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ApprofondimentiGoverno Mer 01 marzo 2023

Siccità, il governo si spacca sul commissario per l'acqua. Parte il tavolo di emergenza

Per il ministro Pichetto Fratin ci vuole un commissario, ma per la vice leghista Gava "sarebbe un fallimento della politica" Siccità, il governo si spacca sul commissario per l'acqua. Parte il tavolo di emergenza I tre migliori Etf per investire sull'acqua
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Nel governo si apre la crepa siccità

“Si valuta la nomina di un commissario per l’acqua”. Parola del ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Non passano però neanche 24ore che il viceministro all’ambiente e alla sicurezza energetica, Vannia Gava, ribatte: una cosa simile “sarebbe il fallimento della politica”. Parole che segnano la distanza fra Forza Italia e Lega su un tema di massimo rilievo: l’emergenza siccità. E arrivano ad una manciata di ore dal primo tavolo tecnico sulla crisi idrica presieduto dalla premier Giorgia Meloni. Un incontro in cui si dovrà tener conto del fatto che in agricoltura, causa siccità, si sono registrati aumenti di circa il 40% con effetti sui prezzi di ortaggi e legumi e di conseguenza sul bilancio familiare degli italiani.  

La situazione è critica

Secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, il 38% della popolazione ha subito gli effetti negativi della siccità. Il 29% della superficie del Vecchio continente soffre la penuria di acqua che, in totale, costa ogni anno fra i 2 e i 9 miliardi di euro. “In Europa la maggior parte delle perdite causate dalla siccità (circa 9 miliardi di euro l’anno) colpisce l’agricoltura, il settore energetico e la rete idrica pubblica” si legge nel paper “La nuova strategia dell’Unione di adattamento ai cambiamenti climatici” della Commissione europea del 2021.

“La siccità estrema nell’Europa occidentale e centrale negli anni 2018, 2019 e 2020 ha provocato ingenti danni. Soltanto nel 2018, i danni all’agricoltura ammontavano a circa 2 miliardi di euro in Francia, a 1,4 miliardi nei Paesi Bassi e a 770 milioni in Germania” chiarisce il documento.

“Con un aumento della temperatura globale di 3 gradi centigradi i periodi di siccità sarebbero due volte più frequenti e il valore assoluto delle perdite annuali in Europa imputabili a questo fenomeno aumenterebbe a 40 miliardi di euro all’anno, incidendo con maggior forza sulle regioni del Mediterraneo e dell’Atlantico” precisa il testo. Di qui l’intera strategia europea che ha dichiarato guerra alle emissioni. Incluse auto e case green.

Il quadro è preoccupante anche nel nostro Paese

Secondo quanto riferisce l’Associazione Nazionale dei consorzi di bacino (Anbi) per almeno tre milioni e mezzo di italiani l’acqua del rubinetto potrebbe non essere data più per scontata. Per il Cnr poi fra il 6 e il 15% della popolazione italiana vive in regioni esposte a rischio siccità. “L’ Osservatorio Anbi sulle risorse idriche settimanalmente registra il peggiorare di una situazione, che appare irrimediabilmente compromessa, anche a fronte di prossime e comunque auspicate precipitazioni” riferisce l’associazione.

“L’ assenza di pioggia a febbraio torna a fare intravvedere lo spettro della siccità anche lungo le zone tirreniche dell’Italia centrale. Le temperature miti del mese in corso fanno sì che il già scarso manto nevoso nelle regioni alpine si assottigli ulteriormente”. Di qui la decisione del governo di creare un tavolo per immaginare una nuova strategia per il Paese.

Non mancano progetti innovativi

“Otto miliardi di persone sul pianeta: 2 miliardi in tutto il mondo continuano a soffrire di scarso accesso all’acqua e si stima che circa 854 milioni di persone in tutto il mondo siano denutrite con una spirale di prezzi alimentari più alti che spingono altri 100 milioni nella povertà e nella fame” spiega Francesco De Leo Kaufmann, numero uno della Kaufmann & Partners. Intanto il 40% del cibo prodotto sul pianeta va direttamente sprecato nelle discariche producendo metano, un gas serra 25 volte più dannoso della CO2.

“Come Kaufmann & Partners siamo concentrati nell’investire nell’innovazione dirompente: siamo impegnati con le tecnologie aerobiche a spingere l’involucro dell’innovazione, accelerando il ritmo del cambiamento su come affrontare la sfida dello spreco alimentare su scala globale” prosegue. Ma di che cosa si tratta esattamente? “Grazie agli inoculanti sviluppati dall’Environmental and Life Sciences Laboratory dell’Università di Birmingham possiamo trasformare i rifiuti alimentari in acqua potabile purificata, raccogliendo dati con un livello di granularità senza precedenti, per consentire l’analisi categoria per categoria delle fonti e dei fattori scatenanti dello spreco alimentare” aggiunge. È un primo passo che consente di recuperare acqua dai rifiuti.

Sulla questione sono in corsa anche le multinazionali

Da Coca Cola a Nestlè passando per i big europei come la francese Suez, socio anche di Acea. Ma il modo più facile per scommettere sui titoli dell’acqua è attraverso gli Etf. Fra i migliori per rendimento da inizio anno ci sono  L&G Clean Water UCITS ETF, Lyxor World Water e iShares Global Water. Nel 2022 hanno registrato performance eccellenti per poi ritracciare lo scorso anno. Con il 2023 è scattato il rally. Complice anche la siccità.

 

 

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