Case green, Donini (Udicon): "il salasso è dietro l'angolo"
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Associazioni
AssociazioniIn evidenza Sab 08 aprile 2023

Case green, Donini (Udicon): "Il salasso è dietro l'angolo. Faro sugli amministratori di condominio"

Per Udicon, anche con i bonus gli italiani faranno solo gli interventi necessari. Incide la perdita di fiducia nel post-Superbonus Case green, Donini (Udicon): "Il salasso è dietro l'angolo. Faro sugli amministratori di condominio" Classi energetiche nelle case degli italiani
Fiorina Capozzi
di 
Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Bruxelles vuole le case green, ma sarà difficile per gli italiani adeguarsi

L’Unione europea preme il piede sull’acceleratore. E chiede di rendere le case meno inquinanti entro il 2030. Ce la faranno gli italiani a sistemare le proprie abitazioni in tempo per evitare una procedura di infrazione? Per Martina Donini, neoeletta presidente dell’associazione dei consumatori Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), sarà difficile centrare l’obiettivo. Il motivo sta prima di tutto nei tempi che sono troppo stretti. E poi gli italiani non hanno soldi da spendere. Infine la recente esperienza dei bonus edilizi ha minato la fiducia dei consumatori. E riempito soprattutto le tasche degli amministratori su cui i controlli sono scarsi e poco efficaci. Insomma, la partita è persa in partenza.

“Nei tavoli che abbiamo con le aziende del settore energetico abbiamo registrato la presenza di diverse criticità – spiega Donini – Il primo punto è che anche se il 203o sembra lontano, è in realtà dietro l’angolo. Il punto è che, complice pandemia e guerra, gli italiani non sono pronti a mettere mano al portafoglio per affrontare le spese di ristrutturazione di casa”. Non che non condividano l’obiettivo di avere abitazioni più eco-compatibili e di realizzare risparmi energetici. Anzi.

“Da una nostra recente indagine, realizzata con l’Istituto Piepoli, è emerso che gli italiani abbiamo registrato un approccio positivo dei consumatori sul tema di casa e auto green. Il problema sono i costi: un auto elettrica costa molto di più di una tradizionale. Come se non bastasse per ricaricarla ci vogliono 40 minuti e manca un’infrastreuttura di ricarica diffusa su tutto il territorio nazionale. Insomma, forse prima di chiedere ai consumatori di acquistare le auto elettriche, sarebbe meglio fare gli investimenti necessari a sviluppare il sistema”.

Il problema non è solo la scadenza imposta dall’Unione

Martina Donini, presidente Udicon

Martina Donini, presidente Udicon

Il punto sono le risorse. Per questo, secondo la presidente di Udicon, è necessario che il governo predisponga una serie di incentivi. E anche in presenza dei bonus non è detto che si possa evitare di sforare l’obiettivo temporale indicato dall’Unione. “In una situazione di rialzo dei prezzi e di crisi economica, è facile immaginare che gli italiani, anche in presenza di incentivi, facciano soltanto i lavori che ritengono strettamente necessari” prosegue.

“Se c’è necessità di cambiare gli infissi, allora probabilmente si farà. Ma se si tratta di fare magari il cappotto termico per migliorare l’efficenza energetica, allora magari la spesa sarà rimandata a tempi migliori” spiega. Anche perchè è vero che ci sono poi i risparmi in bolletta, come per esempio con le pompe di calore, ma prima c’è da mettere mano al portafoglio in una situazione in cui i prezzi continuano a salire, sia pure a ritmo meno sostenuto. E l’inflazione si è ormai mangiata uno stipendio l’anno senza che ci siano all’orizzonte aumenti di stipendi o ritocchi al rialzo delle pensioni.

“Rifare la casa gratis è stato uno slogan da pubblicità ingannevole”

Sullo sfondo c’è poi la delusione da Superbonus. Per Donini lo slogan “rifare la casa gratis” che ha accompagnato le agevolazioni al 110% è stata vera e propria pubblicità ingannevole. “Solo pochi utenti hanno realmente beneficiato della misura nelle prima battute del provvedimento” spiega. Poi sono inziati i guai. “Il blocco dei crediti ha danneggiato consumatori e imprese, le fatture sono lievitate per effetto dell’aumento dei prezzi delle materie prime, i preventivi sono schizzati alle stelle. Chi aveva preventivato una spesa, si è poi ritrovato ad doverne affrontare una di ammontare nettamente superiore. I consumatori sonoi rimasti delusi e con il cerino in mano” aggiunge. Ricostituire la fiducia in futuri strumenti che il governo vorrà prevedere er incentivare la casa green sarà un’impresa.

Occhio agli amministratori di condominio

Anche nella vicenda Superbonus c’è chi ha poi lucrato. Secondo Donini, la categoria che ci ha guadagnato di più è stata quella degli amministratori di condominio sul cui operatato dovrebbero vigilare i condomini, spesso e volentieri distratti o in difficoltà con le pratiche contabili e amministrative. “Quante volte ci è capitato di sentire storie di amministratori che sono andati via con i soldi del condomionio? Senza fare di tutta l’erba un fascio, spesso accade che l’amministratore di condominio curi più i suoi interessi che quelli dei condomini che, alla fine, hanno l’unica opzione di ricorrere alle vie legali. Con il Superbonus gli amministratori di condominio sono forse gli unici che ci hanno veramente guadagnato. Meglio sarebbe immaginare un sistema di controlli che tuteli i condomini” propone.

Le comunità energetiche sono la strada da seguire

“Dopo quello che è accaduto con il Superbonus, credo si debbano coinvolgere di più gli utenti finali nel progetto di efficientamento energetico” sottolinea. “Per fare questo è essenziale che il governo punti molto sulle comunità energetiche e svolga contemporaneamente un’opera di sensibilizzazione. Si tratta di una grande sfida che dobbiamo affrontare al meglio” aggiunge. “Dal canto nostro, già oggi facciamo un’opera di sensibilizzazione sia sotto il profilo dell’importanza dell’efficientamento energetico che sull’uso dell’energia e anche dell’acqua, un altro grande tema che bisognerà affrontare seriamente” conclude.

Condividi articolo