Auto, nel 2050 solo un terzo sarà elettrico - V&A
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AutoPrimo piano Lun 23 gennaio 2023

Nel 2050 due terzi delle auto saranno ancora ad alimentazione tradizionale

Secondo Autopromotec nel 2050 i due terzi delle auto in circolazione saranno ancora a combustione tradizionale. Ma l'elettrico crescerà. Nel 2050 due terzi delle auto saranno ancora ad alimentazione tradizionale COLONNINE PER LA RICARICA DELLE AUTO ELETTRICHE, Colonnine per la ricarica di auto elettriche
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Auto, nel 2050 due terzi ancora ad alimentazione tradizionale

Entro il 2050 il parco circolante mondiale di autovetture sarà composto per i due terzi (per la precisione il 67%) da auto a combustione interna (benzina, diesel e ibride), per il 28% da full electric e ibride plug-in e per il 5% da auto ad alimentazione alternativa (idrogeno, metano e gpl). Sempre entro il 2050, i veicoli elettrici a batteria (Bev) diventeranno i più venduti in assoluto, con una quota di mercato del 56%, seguiti da quelli a combustione interna (ICE, con quota del 18%), dagli ibridi elettrici (Hev, con quota del 16%), dai Phev (5%) e da Feul Cell e Flex Fuel (5%).

Anche con la crescita della mobilità elettrica prevista in futuro, che in Europa sarà accelerata dal 2035 (anno a partire dal quale nei Paesi dell’UE non potranno più essere commercializzati veicoli a combustione interna), i veicoli ad alimentazione tradizionale continueranno quindi a lungo a essere i più diffusi a livello globale. Queste previsioni derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio autopromotec (a cui fa capo il Salone sul futuro della mobilità) sulla base di studi del Bloomberg New Energy Finance, Goldman Sachs e del Gruppo Wood Mackenzie.

Il settore dell’autoriparazione diventerà centrale

“L’evoluzione del parco circolante di autovetture e gli sviluppi legati alla diffusione della mobilità elettrica avranno conseguenze importanti anche per il settore dell’autoriparazione – sottolinea l’Osservatorio. –  Da un lato, per gli autoriparatori sarà sempre più importante restare aggiornati sulle ultime novità in materia di nuove tecnologie e adeguarsi alla crescente diffusione delle auto elettriche (che necessitano di una manutenzione completamente differente rispetto a quella dei veicoli tradizionali). Dall’altro lato il fatto che nel parco circolante continueranno ad essere predominanti i veicoli a combustione interna, come dimostrano i dati degli studi citati in apertura, indica che sarà importante non disperdere il patrimonio di pratiche e conoscenze costruite in anni di attività dagli operatori dell’autoriparazione, che avranno ancora per molto tempo a che fare con i motori a benzina e diesel“.

“Il settore dell’autoriparazione dovrà quindi orientarsi in un panorama diviso tra due prospettive differenti e di pari importanza – prosegue l’Osservatorio, – ponendo attenzione sull’aggiornamento tecnologico di operatori e attrezzature e allo stesso tempo mantenendo le buone pratiche e le conoscenze sviluppate finora”.

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