L'auto elettrica conviene? Tutti i pro, i contro e le variabili - V&A
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AperturaAuto Gio 19 gennaio 2023

L'auto elettrica conviene? Costi, modalità di ricarica, tempi di attesa: i pro e i contro

L'auto elettrica conviene? Dai costi alle modalità di ricarica, dall'accesso alle ztl al prezzo delle auto: pro, contro e variabili in gioco. L'auto elettrica conviene? Costi, modalità di ricarica, tempi di attesa: i pro e i contro TESLA MOTORS RICARICA AUTO ELETTRICA
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

L’auto elettrica conviene o no?

Riuscirà l’auto elettrica (EV) a battere quella a motore termico? La sfida è ancora lunga. Basta pensare che secondo i dati di LMC Automotive le auto elettriche vendute a livello globale nel 2022 sono state circa 7,8 milioni. Che vuol dire il 68% in più rispetto all’anno precedente, ma rappresentano solo l’11% delle vendite totali di vetture in Europa e il 10% negli Stati Uniti.

I leader del mercato

Tesla è il leader mondiale del settore 1,3 milioni di auto vedute (+40%) e punta a 2 milioni nel 2023. Ma attenzione. I produttori cinesi, che vendono soprattutto in Cina, sono quelli che crescono di più. In seconda posizione c’è infatti Byd con oltre 900 mila auto vendute (+184%). Terza Saic con 750mila auto (+23%). I tre marchi valgono il 40% del mercato mondiale dell’auto elettrica.

Il primo costruttore europeo è Volkswagen con a 572mila auto elettriche vendute (+26%). Bmw è settima con 216mila vetture, +145% rispetto all’anno precedente. In Italia l’Ev più venduta è la Fiat 500 seguita dalla Smart FourTwo, segno che questo tipo di vettura viene usata per lo più in città, dove i punti di ricarica, pur se non numerosi, sono presenti.

Il costo del pieno dipende dalla modalità di ricarica

Ma quanto costa un pieno di kilowatt? Ebbene, si parte da zero fino 0,80 euro a Kw a seconda di quale della modalità di ricarica. Il costo zero infatti è riservato a chi dispone di un impianto fotovoltaico. Insomma chi possiede la casa green a emissioni zero o contenute, quella che l’Europa potrebbe imporre entro il 2030, è anche il possessore ideale di auto elettrica che può essere ricaricata a costo zero, sempre che ci sia un bel sole splendente.

In mancanza di impianto fotovoltaico si può comunque istallare una wall box, che permette di ricaricare l’auto con potenza da 7,5 a 22Kw. Insomma non velocissimo ma sempre meglio della presa di corrente di casa che comunque permette di ricaricare, in comode 10-12 ore, una auto elettrica di piccola cilindrata. In questo caso il costo del Kw sarà rapportato a quello presente nella bolletta elettrica che, in questo momento, è compreso, a seconda dell’offerta, tra 0,23 e 0,45 euro a Kw.   

Ci sono poi le colonnine di ricarica veloce, di potenza massima pari a 50 kW che permettono di ricaricare fino all’80% delle batterie in circa 30 minuti a 0,50 euro a Kw. Mentre con quelle a ricarica ultraveloce, fino a 350 kW, il Kw costa 0,70-0,80 euro. Si stima che per fare 100 chilometri con auto elettrica ricaricata a casa il costo sia intorno ai 4 euro. Lo stesso chilometraggio con una citycar a benzina costerebbe intorno ai 15. Mentre il costo di una ricarica dalle colonnine varia infatti a seconda del gestore.

Ma quindi l’auto elettrica conviene?

Il costo della ricarica dipende dalla capacità della batteria: una da 45 Kw ha un’autonomia di 230-330 chilometri e un costo di ricarica a 0,50 euro a Kw pari a 22,5 euro. Mentre una batteria da 58 Kw ha un’autonomia di 300-420 chilometri e un costo di ricarica pari a 29 euro. La batteria montata sulle auto di maggior potenza, come la Tesla ad esempio, è pari a 77Kw permette di percorrere da 350 a 550 chilometri e ha un costo di ricarica di 38,5 euro.

Il pieno dell’auto elettrica rispetto ad una equivalente a benzina o diesel costa dunque meno. Tra i vantaggi c’è anche l’ingresso in zone a traffico limitato e parcheggio gratuito in centro di alcune città. Lo svantaggio, oltre all’attesa per la ricarica che anche nelle colonnine ultrafast è di circa 20 minuti per l’80% e dipende anche dal tipo di batteria montata dalla vettura, è il prezzo. Una Ev rispetto a un’auto a motore termico è più costosa anche se i produttori europei stanno cercando di abbattere queste differenze di prezzo anche per far fronte all’agguerrita concorrenza cinese.

I costi dei principali gestori di colonnine

Be Charge
L’operatore di Eni Plenitude offre rifornimento elettrico tra i 0,45 euro a Kw per la ricarica Quick (fino a 22 Kw) e gli 0,79 euro a Kw per la ricarica Ultrafast (fino a 150 kW). È possibile acquistare un abbonamento che comprende un certo numero di Kw (da 50 a 500) tra i  20 e i 175 euro oppure i pacchetti prepagati offerti ad un prezzo inferiore rispetto al costo effettivo di una ricarica (con scadenza entro 6 mesi).

Duferco Energia
Offre due tariffe differenti: 0,65 euro a Kw  per la ricarica alle colonnine Quick e Fast (fino a 50 Kw) e 0,79 euro a Kw per le colonnine Ultrafast (da 50 Kw in su). Anche in questo caso è possibile sottoscrivere un abbonamento, “Tariffa Flat”, che offre 200 Kw al mese a 129 euro (pari a 0,645 euro a Kw).

Enel X Way
La tariffa pay-per-use  è compresa tra 0,58 euro a Kw e 0,68 euro a Kw (per colonnine fino a 100 Kw di potenza). Che passano a 0,75 euro a Kw (fino a 150 Kw) e gli 0,79 euro a Kw (oltre 150 Kw). Non mancano gli abbonamenti: Flat Small (25 euro al mese per 70 Kw, pari cioè a 0,36 euro a Kw) e Flat Charge (45 euro al mese per 145 Kw, pari circa a 0,31 euro a Kw).

Ionity
Il miglior fornitore per la ricarica ad alta potenza: 0,49 euro a Kw fino a 50 Kw (di potenza) e 0,79 euro a Kw fino a 350 Kw. L’abbonamento “Passport”, 17,99 euro al mese, fa pagare l’energia 0,35 euro a Kw.

Tesla Supercharger
Sono le colonnine della casa automobilistica di Elon Musk. Applicano tariffe pari a 0,52 euro Kw (con potenza minima di 150 Kw). In Italia al momento possono essere utilizzate solo da chi guida Tesla.

 

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