Auto elettriche cinesi in Italia: a Milano apre lo showroom di Polestar
Polestar ha scelto Milano come base per entrare sul mercato italiano delle auto elettriche. Lo showroom aprirà in primavera
Auto elettriche cinesi, a Milano apre lo showroom di Polestar
Prosegue l’invasione di auto elettriche cinesi in Italia. Questa volta ad annunciare lo sbarco è il gruppo Polestar che prevede di aprire a Milano, in primavera, il primo showroom del marchio cino-svedese di vetture full electric. Due i modelli che saranno per ora disponibili: Polestar 2 (una fastback) e Polestar 3 (un Suv). Nel nostro Paese Polestar collaborerà con Enel X Way, società di Enel dedicata alla mobilità elettrica, offrendo soluzioni integrate. Nata nel 1996 come scuderia automobilistica privata, Polestar negli anni ha gradualmente accresciuto la sua relazione con Volvo, diventandone una divisione nel 2015 e iniziando a produrre modelli con il proprio marchio nel 2017. Sono allo sbarco in Europa e nel capoluogo lombardo.
Due anni di vendite in crescita
Il mercato italiano delle auto cinesi o costruite in Italia partendo da componenti cinesi (come le DR e le Evo) inizia ad assumere volumi significativi. L’ultimo biennio è stato particolarmente positivo per le vendite a partire dall’ottimo esordio di Lynk & Co e dal crescente successo delle auto prodotte dal gruppo molisano Dr Automobiles. Ma sono moltoi i nomi del Dragone a cui gli automobilisti europei si dovranno abituare: si va da Byd a Nio, da Xpeng ad Aiways, sino a Geely, Dongfeng, Chery e Saic. Con l’avvento dell’elettrico infatti la Cina, il più grande produttore mondiale di veicoli a batteria dopo la Germania, si appresta ad invadere il promettente mercato del Vecchio Continente. In proprio, o sotto mentite spoglie.
I dati lo dimostrano. Soltanto negli ultimi mesi, secondo Jato Dynamics, in Europa la vendita di vetture 100% elettriche è cresciuta dell’11% e il 20% di questi modelli a zero emissioni arriva dalla Cina. Inoltre, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, le elettriche cinesi hanno fatto registrare una crescita del 78%, mentre le auto elettriche prodotte in Europa non sono andate oltre il +17%.
DR Automobiles cresce del 130%
Per quanto riguarda nello specifico il mercato italiano è DR Automobiles a guidare la classifica delle vendite di auto “cinesi” in Italia. Con i marchi Dr e Evo (assemblati nello stabilimento di Macchia D’Isernia, progettati, sviluppati e omologati in Italia con pezzi prodotti in Cina su specifiche per il nostro mercato) la casa molisana è cresciuta sin oltre quota 10mila immatricolazioni, segnando un balzo superiore al 130%. Al secondo posto troviamo Lynk&Co marchio svedese e cinese (gruppo Geely) che ha debuttato in Italia nel 2021 con ben 1.076 unità del Suv ibrido. Seguono Mg (storico marchio britannico conquistato dal Dragone) e Great Wall.
Sta di fatto che la quota di auto cinesi vendute in Italia ha superato l’1,5 del mercato e secondo una ricerca Pwc nel 2025 un’auto elettrica su cinque venduta in Europa proverrà dalla grande muraglia. Ma quali sono i fattori di una tale espansione? Intanto nel Vecchio Continente la transizione delle case automobilistiche è lenta e problematica mentre in Cina il mercato elettrico è in ascesa con target più forti anche grazie al quasi monopolio delle materie prime. Ma c’è poi la questione dei prezzi delle vetture con i cinesi che, grazie al basso costo della mano d’opera, possono offrire modelli di buona qualità a listini molto competitivi.
I nuovi arrivi in primavera
Ma veniamo alle due auto che verranno esposte nello showroom milanese e che si collocano nella fascia alta delle proposte cinesi. La berlina elettrica a cinque porte Polestar 2 è sul mercato dal 2019 ma sbarca in Italia con una versione aggiornata. Il marchio controllato dalla Volvo, annuncia degli aggiornamenti estetici e versioni più potenti e a trazione posteriore oltre che integrale. Migliora anche l’autonomia. Debutta la cosiddetta SmartZone, una mascherina che ospita alcuni dei sensori utili per il sistema di assistenza alla guida, come la telecamera anteriore ed il radar a medio raggio.
Ma la novità principale riguarda i powertrain, con il debutto dei nuovi motori elettrici a magneti permanenti e inverter al carburo di silicio sviluppati internamente. La Polestar 2 è disponibile in quattro diverse versioni a trazione posteriore e a trazione integrale, con batteria normale o maggiorata ed a ricarica rapida con prezzi comunque poco cinesi: attorno ai 50-60 mila euro.
La Polestar 3 è un Suv elettrico di lusso che verrà proposto a un prezzo di 94.900 euro. Questo nuovo modello della casa svedese si configura come concorrente delle BMW iX e Tesla Model X. La P3 è dotata di un doppio motore che conferisce una potenza complessiva di 483 CV e 840 Nm di coppia, che viene trasmessa a tutte e quattro le ruote. L’accelerazione da 0 a 100 km/h è di 5 secondi. Il Performance Pack, che ha un prezzo di 6.600 euro, è in grado di portare la potenza complessiva a 510 CV e 910 Nm di coppia, con uno 0-100 in 4,7 secondi. L’auto ha una capacità di 111 kWh (204 celle prismatiche per complessivi 17 moduli) dovrebbe essere in grado di garantire una percorrenza fino a 610 km con una singola ricarica.