Studio certifica: per le auto elettriche serve il 20% di energia in più
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Auto Gio 18 maggio 2023

Uno studio certifica: per le auto elettriche serve il 20% di energia in più

L'auto elettrica sarà una fonte addizionale di consumo importante, pari al 15-20% dell’attuale domanda di energia in Italia entro il 2050. Uno studio certifica: per le auto elettriche serve il 20% di energia in più auto elettriche
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Quale sarà il costo della transizione verde sul fronte energia? Secondo risultati presentati da EY presentati  nel suo Energy Summit 2023  la cifra non sarà modesta. Fermo restando che il settore dell’energia ha sempre vissuto una certa volatilità, il comparto sta subendo un forte shock per via degli impatti delle tensioni geopolitiche che potrebbero avere degli effetti anche nel medio-lungo termine.

Inoltre, nei prossimi dieci anni le interconnessioni nelle reti elettriche europee dovranno triplicare, le pompe di calore installate nel mondo quadruplicare e la capacità mondiale installata di energia solare aumentare di otto volte. Il risultato è che la produzione di energia da fonti rinnovabili va raddoppiata. Anche perchè il settore sarà impattato dalla domanda del settore automotive.

Recentemente il Parlamento europeo ha approvato lo stop alla produzione di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035, con l’eccezione delle auto e-fuel. Questa graduale eliminazione avrà un notevole impatto sul consumo di energia elettrica. Secondo i dati stimati da EY saranno necessari circa 50 terawatt all’anno per sostenere la transizione verso i veicoli elettrici. L’auto dunque sarà una fonte addizionale di consumo importante, pari al 15-20% dell’attuale domanda di energia elettrica in Italia entro il 2050.

Percezioni e aspettative dei consumatori

Nello scenario attuale, caratterizzato da incertezze e volatilità dei mercati, la fiducia dei consumatori è stata messa alla prova. In questo contesto EY e SWG hanno realizzato l’Osservatorio Brand Purpose Index, coinvolgendo oltre 7000 consumatori, analizzando oltre 12 settori e più di 50 Brand nel Paese, per comprendere proprio le aspettative del consumatore e la capacità delle aziende di trasmettere i propri valori.

I dati indicano che 8 persone su 10 dichiarano importante che le aziende  abbiano un obiettivo chiaro nel quale riconoscersi, ma solo 5 su 10 percepiscono effettivamente l’impegno concreto e la capacità di mantenere fede alla promessa dichiarata. E queste aspettative scendono ancora riguardo all’industria energetica dove  solo 4 utenti su 10 riconoscono un impegno concreto da parte delle aziende del settore. La fiducia dei consumatori  è dunque scarsa visti anche i prezzi dell’energia in forte oscillazione (+1100%  che si è poi ridotto a un più 300%).

Tra tutti i settori, il comparto dell’energia si posiziona infatti come uno di quelli con il più alto gap tra aspettativa del consumatore e ciò che effettivamente percepisce: i consumatori si aspettano un impegno concreto dai player operanti nell’industria, ma oggi non riescono a riconoscersi nei valori dichiarati e non riconoscono ai Brand la capacità di creare valore sulle dimensioni chiave.

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