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AutoPrimo piano Ven 05 maggio 2023

Azimut lancia il primo fondo mondiale sulle auto storiche

Azimut lancia il primo fondo mondiale sulle auto storiche. Lo scorso anno è stato un anno record con aste che hanno toccato cifre milionarie Azimut lancia il primo fondo mondiale sulle auto storiche
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Azimut lancia il primo fondo mondiale sulle auto storiche

Azimut ha lanciato il primo fondo ‘evergreen’ sulle auto storiche. Lo rende noto il gruppo di investimento, specificando che il prodotto, a durata illimitata che prevede per l’investitore la possibilità di uscita nel tempo, si chiama Automobile heritage enhancement (Ahe), è di diritto lussemburghese ed è gestito da Azimut Investments con l’advisory di Alberto Schon, ceo di Rossocorsa operatore leader nel settore automobilistico.

“Si tratta di  fondo innovativo con un piano di raccolta in Italia e nel mondo che interpreta in modo unico il crescente interesse da parte degli investitori per le auto come alternativa rispetto alle asset class tradizionali – spiega Azimut. – Una domanda che potrebbe continuare a crescere sostenuta dall’aumento dei ‘super ricchi’ e dalla crescita dei collezionisti a fronte, invece, di una offerta che resta per sua natura limitata”.

Il mercato delle auto storiche ha raggiunto dimensioni significative, con una stima secondo il gruppo di investimento italiano che dai circa 31 miliardi di dollari del 2020 crescerà a circa 43 miliardi di dollari nel 2024.  Il Belapese gioca un ruolo di primo piano: secondo il primo Rapporto sul motorismo storico redatto dalla Fondazione Caracciolo e dal Centro Studi dell’Aci le auto con più di 30 anni di anzianità sono oltre 25mila. Ovviamente non tutte sono di valore ma un buon 10% raggiunge cifre ragguardevoli

Un anno da record

Il 2022 si è rivelato essere un anno da record per il mercato delle auto d’epoca:  i riscontri delle aste internazionali evidenziano un giro d’affari superiore a 1,9 miliardi e una quota di venduto dell’82%.  Il prezzo di vendita medio è aumentato del 9% nell’ultimo anno e ci sono state ben 314 modelli pagati più di un milione di dollari (+64%). In cima alla graduatoria degli incassi, incontrastata, una delle due Mercedes-Benz “Uhlenhaut” Coupé del Museo Mercedes, che ha cambiato di proprietà alla cifra di 135 milioni di euro, il prezzo di vendita più elevato mai pagato per un’automobile da collezione.

Gran parte delle vetture milionarie sono però delle Ferrari, in primis la 410 Sport Spider rosso corsa del 1955 venduta per 22 milioni di dollari. “Le vetture del Cavallino rampante occupano la fetta maggiore del mercato per quanto riguarda gli scambi, con una quota del 20,90%, seguite a ruota da Mercedes-Benz, con il 15,59%, Porsche, con il 13,45%, e Ford, con un 6,92%”.

Nel complesso è stato registrato un +86% di auto vendute rispetto alla stagione precedente, grazie anche alle aste online che si sono rivelate un fattore catalizzatore e di “nuova normalità” nell’epoca post-Covid, soprattutto negli Stati Uniti.

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