Stellantis chiude l'accordo sul contratto, aumento dell'11% in due anni
Stellantis ha comunicato che l'accordo si basa su uno sforzo condiviso tra società e sindacati, consolidando la collaborazione del passato.
STELLANTIS
Redazione Verità&Affari
L’accordo di Stellantis
Stellantis Italia ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr per il rinnovo del contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) per il periodo 2023-2026, che era già stato applicato in Italia dal 2012. L’azienda ha comunicato che l’accordo si basa su uno sforzo condiviso tra la società e i sindacati, consolidando la collaborazione continuativa del passato.
L’accordo prevede aumenti salariali per i lavoratori, valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sul fronte della parte normativa. In particolare, nei primi due anni di applicazione del Ccsl, è previsto un aumento economico aziendale complessivo superiore all’11%.
L’aumento salariale sarà composto da una componente strutturale, congiunturale e innovativa legata alla strategia di profit sharing annuale dell’azienda. Nel 2023, sarà erogata un’indennità di 200 euro in beni e servizi welfare disponibili per tutti i dipendenti attraverso una piattaforma dedicata, mentre per i professionisti ci sarà un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” e un’indennità una tantum di 400 euro in due tranche ad aprile e luglio.
Stellantis ha anche sottolineato la creazione di un Osservatorio Nazionale per monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione ecologica, il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni, il miglioramento delle norme contrattuali sul lavoro agile con l’introduzione di un rimborso forfettario per l’acquisto da parte dei dipendenti di attrezzature necessarie al suo svolgimento da remoto.
