Eccesso di velocità: multa record di 121 mila euro in Finlandia
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AutoIn evidenza Mer 07 giugno 2023

Eccesso di velocità: multa record di 121 mila euro in Finlandia

In Finlandia le contravvenzioni sono parametrate al reddito dell'automobilista. Ecco limiti e ammende in Europa. E perché non fare i furbi Eccesso di velocità: multa record di 121 mila euro in Finlandia Multa
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Una multa per eccesso di velocità da 121mila euro

Tanto è stato costretto a pagare Anders Wiklöf, un multimiliardario uomo d’affari finlandese di 76 anni, per essere stato pizzicato a viaggiare a 80 chilometri all’ora su un tratto di strada dove il limite era di 50. Una contravvenzione  tanto salata per aver sforato di 30 chilometri all’ora? Nessun errore, in Finlandia  le multe sono infatti calcolate sia sulla base della gravità del reato che sul reddito del trasgressore.

Un dato, quest’ultimo, che la polizia può controllare immediatamente collegandosi tramite smartphone alla banca dati centrale dei contribuenti.  “Avevo appena iniziato a rallentare, ma credo che non sia successo abbastanza velocemente. È così che va”, ha dichiarato Wiklöf ad un giornale locale senza scomporsi più di tanto.  L’uomo ha raccontato infatti di aver visto il limite di velocità cambiare “improvvisamente” da 70 a 50 chilometri orari, ma in quell’istante è stato fermato mentre andava a 82.   In realtà l’uomo era stato già multato due volte in passato per lo stesso motivo ed anche in quei casi la multa era stata salata: 63.680 euro nel 2018 e  95 mila euro cinque anni prima.

Ammenda in base alla ricchezza

Diversi Paesi hanno seguito la strada della  proporzionalità tra le sanzioni e il reddito, affinché la funzione deterrente della multa sia commisurata alla ricchezza di chi compie l’infrazione.  Germania, Svezia,  Gran Bretagna (oltre ovviamente alla Finlandia) hanno propri sistemi sanzionatori ispirati al principio che la contravvenzione debba essere proporzionale alla ricchezza di chi compie l’infrazione per avere una funzione disincentivante equa ed efficace.

Ma quali parametri vengono adottati?

La prima questione è la definizione delle sanzioni: soglie predefinite o una percentuale della retribuzione. In Gran Bretagna la sanzione è una quota della retribuzione, ad esempio il 10 per cento. Pertanto, più è alta la retribuzione più cresce l’ammontare della multa. In altri paesi è più che proporzionale, ovvero al crescere del reddito cresce l’aliquota (10 per cento fino a 1.000 euro, 15 per cento tra 1.000 e 2.000, 20 per cento tra 2.000 e 5.000 e così via). In altri casi sono previste soglie: 100 euro per chi guadagna meno di 1.000 euro al mese, 200 per chi guadagna da 1.000 a 2.000 euro al mese, e così via. Magari con una soglia finale molto severa.

Cosa accade nei Paesi vicini a noi

Ma cosa spettarsi se si viaggia, come spesso accade,  nei Paesi attorno all’Italia? Intanto è illusorio sperare che la multa presa all’estero “non arrivi mai”. La collaborazione avviata da tempo tra le autorità dei vari Stati ha comportato un deciso aumento di multe che giungono a buon fine, spesso ad opera di società private incaricate appositamente di svolgere questo compito.

In Francia i limiti sono abbastanza simili a quelli italiani

Generalmente nei centri abitati è di 50 all’ora, nelle strade extraurbane si oscilla tra i 90 e i 110, mentre nelle autostrade il limite è di 110 (in caso di pioggia) e di 130 in normali condizioni meteo. Le sanzioni sono più severe che in Italia e in taluni casi, se si supera il limite di oltre 30 chilometri orari, scatta anche la sospensione della patente fino a tre anni. E’ poi previsto persino l’arresto in caso di recidiva con il  superamento del limite di oltre 50 chilometri orari. Di più. Si arriva – e diversi automobilisti italiani lo hanno sperimentato – nei casi più gravi, considerati reati stradali, alla confisca del veicolo, cioè alla sua vendita con ricavato a favore dello Stato.

In  Svizzera nei  centri abitati il limite è da 30 a 50 chilometri

Sulle strade extraurbane oscilla tra gli 80 e i 100, mentre nelle autostrade è di massimo 120 chilometri. Occorre fare attenzione al rispetto di questi limiti, perché le sanzioni sono veramente severe e, soprattutto, non vi è soglia di tolleranza: già viaggiare a  5 chilometri all’ora in più comporta una multa sicura. E  il superamento nei centri abitati di 16 chilometri prevede la segnalazione all’autorità giudiziaria. Se poi si sfora di 25 chilometri oltre alla segnalazione all’autorità vi è pure l’iscrizione nel casellario giudiziale. In questi casi l’importo della multa può arrivare fino all’equivalente di 3000 euro e la patente può essere revocata a tempo indeterminato.

In Austria il limite urbano è quello di 50 all’ora

Si arriva a 100 per le strade extraurbane e di 130 nelle autostrade. Peculiarità di questo Paese è che le multe fino all’importo di 90 euro possono essere pagate, in contanti, direttamente all’agente della polizia che ha effettuato il controllo. Gli importi anche in questo caso variano a seconda di quanto viene superato il limite di velocità vigente, e a seconda se si viaggia nei centri abitati o sulle strade extraurbane-autostrade. Tuttavia risultano essere meno “punitivi” rispetto a quelli dei vicini svizzeri: 150 euro se si supera il limite di 40 chilometri.

E in Italia?

Nel nostro Paese l’entità delle multe non è di poco conto. Se la velocità in eccesso rispetto al limite consentito va da 10 a 40 chilometri  la multa pecuniaria può andare da 173 a 695 euro. Per eccessi di velocità più elevati di  40 chilometri all’ora ma inferiori ai 60 la sanzione è compresa tra 544 e 2.174 euro più la sospensione della patente da 1 a tre  mesi. Oltre i 60 chilometri orari la multa minima è di 828 euro fino a 3.382 euro con decurtazione di 10 punti dalla patente e una sospensione della stessa per un periodo compreso tra i 6-12 mesi. Se il guidatore ha già commesso tale infrazione, si provvederà alla revoca della patente di guida.

Certezza della pena

Il problema però non è solo l’entità dell’ammenda, ma la “certezza della pena”. Nel nostro Paese, infatti, quasi un terzo delle multe automobilistiche non vengono incassate dallo Stato. Da qui tutta una serie di condoni, ravvedimenti, rottamazioni delle cartelle. Una percentuale, quella dei mancati pagamenti, che scende al 20% in Francia e ben sotto il 10% in Nord Europa.
 
 
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