Ford, tra 10 anni le auto elettriche costeranno come le altre - V&A
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AperturaAuto Dom 04 giugno 2023

Ford sposta la data: solo tra dieci anni le auto elettriche costeranno come le endotermiche

Si sposta in avanti la data in cui le vetture elettriche costeranno come le benzina o diesel. Secondo Ford ciò avverrà tra il 2030 e il 2035 Ford sposta la data: solo tra dieci anni le auto elettriche costeranno come le endotermiche STABILIMENTO FORD
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Ford sposta la data: solo tra dieci anni le auto elettriche costeranno come le endotermiche

“Ci vorranno almeno dieci anni per vedere un’auto elettrica venduta al prezzo dello stesso modello a motore endotermico“. Lo ha dichiarato Jim Farley, ceo della Ford, smentendo chi pensa a un allineamento dei listini già nel 2026. “Bisognerà aspettare almeno la seconda o terza generazione dei modelli attuali – ha aggiunto il numero uno della Casa americana – prima che venga raggiunto  questo importante obiettivo”.

Sempre secondo Farley, dal 2035 le auto elettriche “costeranno meno delle termiche in virtù della loro maggiore semplicità di assemblaggio. Ciò sarà possibile grazie al minor numero di componenti e a batterie più piccole e costruite con materiali più economici”. “Inoltre – prevede il ceo dell’Ovale Blu – ci saranno meno costi legati alla distribuzione, dato che tante vetture saranno vendute online. E crescerà il fatturato derivante dalla vendita di abbonamenti a servizi digitali per clienti privati e flotte aziendali”.

L’importanza del prezzo

Il tema della parità di prezzo fra auto elettriche e termiche è ovviamente cruciale nello sviluppo delle vendite delle vetture green e divide gli esperti. Volkswagen aveva previsto di arrivare alla parità, almeno nei costi di produzione, dal 2025. In realtà il rialzo delle materie prime ha spostato in avanti la data. Per Stellantis i prezzi di elettrico e diesel e benzina si avvicineranno dal 2030. C’è poi chi è più ottimista come Envision che prevede la parità nel 2026, o la Svezia dove si è deciso di interrompere gli incentivi.

In realtà senza incentivi il mercato dell’elettrico andrebbe in retromarcia. Ne sono convinti negli Usa, dove il governo Biden ha deciso “sconti” pagati dallo Stato fino a 7.800 dollari per chi passa all’auto green. Anche in Italia,  Francia e Germania sono state decise politiche di sostegno all’acquisto che hanno visto alterne fortune (il Italia gli incentivi per l’elettrico sono stati snobbati).

Tutte le case in rosso meno Tesla

In realtà lo sforzo per contenere i prezzi finali delle auto elettriche sta creando voragini nei conti delle case automobilistiche. La stessa Ford a marzo ha annunciato di aver perso 2,1 miliardi di dollari sul suo business Ev. Tali perdite sono state addirittura il doppio rispetto a un anno prima. In sostanza per ogni macchina elettrica venduta Ford perde oltre 1.500 dollari. Ma la casa dell’Ovale è in buona compagnia. In rosso sono anche Mercedes, Bmw, e Stellantis. L’unica che guadagna è Tesla con un margine di circa 8mila dollari per ogni auto venduta. Discorso a parte riguarda i marchi cinesi che, grazie al monopolio sulle batterie e componenti elettronici sta invadendo il mercato con modelli elettrici a prezzi di saldo. Proprio per contrastare questa invasione le case europee cercano di limare i listini in attesa della sperata parità di costi nella produzione di auto elettriche e endotermiche. Data però che si sposta pericolosamente avanti.

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