Sull'elettrico Honda sostiene l'Italia e punta anche sull'E-fuel
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Auto Mer 08 marzo 2023

Sull'elettrico Honda sostiene l'Italia e punta anche sull'E-fuel

Honda, invece di puntare sull’elettrificazione totale come molti dei concorrenti, ha deciso di varare anche un maxi piano di sviluppo. Sull'elettrico Honda sostiene l'Italia e punta anche sull'E-fuel SALONE AUTO GINEVRA
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

La scelta dell’auto di Honda

Honda si schiera con Italia e Germania sul fronte dell’auto del futuro. A sostenere la linea di Roma e Berlino, che hanno bloccato la decisione Ue di vietare la vendita di auto diesel e benzina dal 2035,  ora c’è anche il colosso nipponico che si schiera apertamente a favore dell’impiego degli e-Fuel.

Honda, invece di puntare sull’elettrificazione totale come molti dei concorrenti, ha deciso di varare anche un maxi piano di sviluppo dell’endotermico ad emissioni zero. A darne notizia lo stesso amministratore delegato di HondaToshihiro Mibe. Il manager nipponico si è detto convinto che “le auto endotermiche potrebbero rimanere sul mercato fino al 2040 ed oltre, e tutto questo grazie ai biocarburanti”. E questa è proprio la visione di Italia e Germania, le quali col supporto di Polonia e Bulgaria hanno bloccato la scelta dell’Unione Europea di procedere verso l’auto elettrica a tappe forzate senza considerare, di fatto,  altre tecnologie green.

Ovviamente Honda non intende abbandonare lo sviluppo dei motori elettrici, ma semplicemente si dice convinta che per arrivare alla carbon neutrality ci possano essere altre strade percorribili. In questo senso il colosso nipponico ha avviato  una strategia diversificata che comprende investimenti per  auto a combustione,  elettriche,  produzione di e batterie. ed un sistema di infrastrutture di ricarica simile a quello utilizzato da Tesla, considerata l’azienda leader del settore.

Lavoro nello sviluppo motori da oltre 30 anni e quindi ritengo questa accelerazione un po’ minacciosa – ha sottolineato l’amministratore delegato Mibe.  – La rete non è arrivata al punto idi servire adeguatamente i nostri clienti. Mentre ci muoviamo verso la carbon neutrality e ci concentriamo sull’elettrificazione e sulle fuel-cell che sono le componenti fondamentali della mobilità di domani, non escludiamo altre strade”.

La grande intesa nipponica

In realtà non è solo Honda a tenere aperta la strada dei veicoli endotermici non inquinanti. Cinque tra le principali case motoristiche giapponesi, ovvero Toyota, Yamaha, Mazda, Subaru e Kawasaki, si erano già dette convinte che fosse possibile decarbonizzare completamente la mobilità conservando tuttavia i motori a combustione interna, e puntando quindi su fuel green, a partire dall’idrogeno.

Le cinque big  già nel 2021 hanno  annunciato un progetto comune nell’ambito delle competizioni sportive partecipando a gare con carburanti a emissioni zero. A Mazda e Toyota il compito di  implementare il motore turbodiesel Skyactiv-D da 1,5 litri alimentato da biogasolio di prossima generazione. Per Subaru e Toyota un progetto per la  stagione endurance della serie Super Taikyu  anno in Giappone utilizzando carburante sintetico derivato da biomasse. Per Yamaha e Toyota, anche l’ingresso nelle gare auto con un veicolo a idrogeno. E infine per Kawasaki e Yamaha una ricerca congiunta sullo sviluppo di motori a idrogeno per motociclette. L’obbiettivo resta comunque quello di sperimentare le tecnologie green in ambito sportivo per poi declinare i risultati nella produzione di auto per il mercato.

L’Europa al bivio

La presa si posizione della Honda arriva in un momento particolarmente delicato per il futuro dell’auto in Europa. Dopo l’altolà di Italia e Germania sull’auto elettrica a tappe forzate, le diplomazie sono al lavoro a Bruxelles per trovare una soluzione. Il nodo è proprio quello degli E-Fuel e di una transizione verso le zero emissioni che non contempli solo l’elettrico. Probabilmente si arriverà ad un compromesso, impensabile solo pochi giorni fa, che permetterà all’industria dell’automotive del Vecchio Continente una transizione meno difficile e traumatica.

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