Incentivi auto, dopo il flop dell'elettrico il governo vuole cambiarli
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AutoPrimo piano Lun 20 marzo 2023

Incentivi auto, dopo il flop dell'elettrico il governo vuole cambiarli

Il ministro dell'Ambiente, Pichetto Fratin, non esclude che il governo possa cambiare gli incentivi auto visto il flop dell'elettrico. Incentivi auto, dopo il flop dell'elettrico il governo vuole cambiarli
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Gli incentivi per le auto

Il governo potrebbe intervenire sugli incentivi auto visto il flop delle domande per le auto elettriche. Lo ha fatto capire il ministro  dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Forum Automotive .”Una valutazione sugli incentivi auto va fatta” ha detto il ministro.

Come cambiarli

“Come modificare gli incentivi è una domanda da fare al ministro Urso ma se chiedete a me, è più importante togliere dalla strada i mezzi Euro 1 e Euro 2, piuttosto che vendere elettrico“, ha aggiunto Pichetto. In questo quadro, per il ministro andrebbe fatto un discorso sulle flotte e sulla fiscalità, per incentivarle, perché puntare sulle vendite alle aziende sarebbe una forte “spinta alle vendite e alla decarbonizzazione”.

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Nel dettaglio, ha spiegato Pichetto, “una valutazione sugli eco-incentivi, oggi in vigore, va fatta per renderli più efficaci; vanno costruiti su un disegno di mercato che punti alla decarbonizzazione, togliendo dalla strada euro 0-1-2”. Per Pichetto, in particolare, “va posta in agenda una riforma sulla fiscalità dell’auto aziendale, attraverso un dialogo con la filiera dell’auto, e attraverso un allineamento a quello che avviene in Europa sul fronte della detraibilità dell’Iva delle flotte.

Il flop delle auto elettriche

Se già nel 2022 gli incentivi erano terminati lasciando nelle casse dello Stato quasi la metà dei fondi stanziati, quasi tutti riferibili a veicoli elettrificati , l’andamento di quest’anno appare identico. Dalla piattaforma dell’Ecobonus risultano prenotati appena il 5,70% dei fondi per le auto elettriche e un misero 2,80% dei fondi per le ibride plug-in destinati ai privati. Risultati completamente opposti se guardiamo  i fondi stanziati per autovetture benzina, diesel, gpl e metano, nonché per full e mild hybrid, che sono già finiti.

A rifiutare l’auto elettrica ci sono i costi della vettura stessa (mediamente il 30% in più dello stesso modello a combustione interna) e la difficoltà  e la lunghezza della ricarica. Per questa ragione il governo starebbe valutando un diverso riparto dei fondi per favorire maggiormente il ricambio delle auto e dunque ottenere migliori risultati nella lotta all’inquinamento atmosferico.

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