Limite 30 Km l'ora in città? Stessi ingorghi, più morti e più multe
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AperturaAuto Mar 09 maggio 2023

Limite dei 30 chilometri l'ora in città? Stessi ingorghi, più morti e più multe

Da Bologna, una proposta di legge per il limite di velocità a 30 all'ora nelle città italiane. Ma non serve e a pagare sono i più poveri Limite dei 30 chilometri l'ora in città? Stessi ingorghi, più morti e più multe TRAFFICO A MILANO
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

L’ultima offensiva è proprio di queste ore

Nell’ambito della terza edizione di MobilitArs a Bologna, simposio sulla mobilità sostenibile, è stata presentata una proposta di legge nazionale per imporre il limite dei 30 chilometri all’ora nelle città, promossa da varie associazioni ambientaliste e redatta da un ex assessore alla mobilità della città emiliana.

In realtà i green della Torre degli Asinelli arrivano fuori tempo massimo. Al di là di Milano, dove il sindaco Beppe Sala con frenesia ciclopedonalista sta creando una città ingorgo, in molti capoluoghi di provincia si sta riflettendo sulle decisioni di questi anni con la chiusura di centri storici e  limiti di velocità. Anche alla luce del fatto che i consuntivi non mostrano rilevanti progressi in termini di inquinamento, scorrimento, numero di decessi in seguito ad incidenti stradali.

L’esempio di Parigi

Nella capitale francese vi sono ormai le “zone 30” quasi ovunque con la sola eccezione di alcuni viali di scorrimento veloce dove il limite sale a 50 chilometri orari. Ebbene? Secondo i dati pubblicati da Le Parisien, in un anno, gli incidenti in città sono leggermente  diminuiti ma i morti sono addirittura aumentati del 38%. La spiegazione che viene data è legata ai comportamenti di ciclisti e pedoni, che sentendosi più protetti dalla nuova regola hanno finito per prestare meno attenzione nei loro movimenti sulle strade.

Quanto alla velocità media di percorrenza in città,  dopo l’introduzione della norma, è praticamente rimasta la stessa (12,9 chilometri orari) che si registrava in precedenza, a riprova che il provvedimento anche qui è servito a poco e che nelle metropoli incroci, semafori e traffico obbligano a viaggiare comunque a rilento senza bisogno di riduzioni di nuovi limiti. Che a Parigi hanno scontentato pure gli utilizzatori dei mezzi pubblici di superficie, le corse dei quali si sono allungate mediamente di 13 minuti nei viaggi verso le periferie nelle ore notturne, dove prima potevano muoversi più rapidamente. Anche sul fronte delle polveri sottili non vi sono stati sconvolgenti miglioramenti, mentre di sconvolgente è il numero di multe per eccesso di velocità che vengono comminate.

Se Milano fa cassa con gli automobilisti

Occorre ricordare che in caso di eccesso di velocità c’è una prima  soglia che va da 10 a 40 chilometri orari oltre il limite consentito, dove la multa pecuniaria può andare da 173 a 695 euro. Invece, per eccessi di velocità più elevati di oltre 40 chilometri, ma inferiori ai 60 la sanzione è compresa tra 544 e 2.174 euro.

questo prendiamo il caso di Milano. L’amministrazione di sinistra  ha varato una sistematica politica di disincentivo all’uso dell’automobile con la cancellazione di centinaia di spazi- parcheggio e con una vera e propria tassa  sull’Area C, per chi vuole entrare in centro con l’auto (che alla fine penalizza solo i meno abbienti). A ciò si affiancano i divieti di  entrare in città alle vetture con emissioni inferiori allo standard Euro % in area B. Anche in questo caso  viene  colpito in maniera particolare chi non ha le possibilità economiche per acquistare una vettura più moderna. Risultato? Una fotocopia di quanto avviene a Parigi:  Milano nel 2022 ha visto addirittura aumentare i giorni con alta concentrazione di polveri sottili rispetto anche agli anni precedenti.

Ma siccome le lezioni degli altri non piacciono, ecco che dal prossimo anno, salvo ripensamenti, arriveranno  i limiti  a 30 chilometri all’ora.  Prevedibile una crescita del numero di multe. Cifra che già oggi fa sgranare gli occhi: in dodici mesi (all’agosto 2022) gli agenti della polizia locale hanno staccato 2.452.900 multe, il 25% in più rispetto alle 1.960.000 che erano state emesse un anno prima. Praticamente a Milano vengono multate oltre 7mila auto al giorno  per un incasso su 365 giorni di  oltre 105 milioni di euro. Ma coi nuovi limiti e con qualche autovelox in più il gioco è fatto. 

 

 

 

 

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