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Auto Ven 14 aprile 2023

Riciclo batterie delle auto elettriche: impianto Bosch in una Europa in ritardo

Bosch ha annunciato il primo stabilimento europeo automatizzato per il riciclo delle batterie delle auto elettriche. Ma l'Europa è in ritardo Riciclo batterie delle auto elettriche: impianto Bosch in una Europa in ritardo
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Impianto Bosch in una Europa in ritardo

Bosch ha annunciato il progetto per la realizzazione del primo stabilimento completamente automatizzato per lo smaltimento di batterie di auto elettriche in Europa. Un granello di sabbia, però, rispetto ad un problema che rischia di vedere il Vecchio continente sepolto da una montagna di accumulatori.

Erion Energy, il consorzio dedicato  ai rifiuti di pile e accumulatori, stima che solo in Italia se nel 2030 dovessimo riciclare tutte le batterie del parco di autovetture elettriche immesse sul mercato fino al 2020 (visto che la vita media di una batteria è 10-15 anni), dovremmo attrezzarci per la raccolta e il trattamento di circa 28mila tonnellate di rifiuti, pari al peso di due Torre di Pisa.

Ma le previsioni ci dicono che nei prossimi anni la richiesta mondiale di accumulatori crescerà di 14 volte  e si prevede che entro il 2030 una fetta del  17% potrebbe arrivare dall’Europa. Da qui la vastità e complessità del problema

Europa: investimenti solo sulla carta. Negli Usa soldi veri

L’Unione europea, accanto al divieto di vendita di auto diesel e benzina dal 2035, ha varato un piano di sostegno alla transizione verso l’elettrico che prevede vari fronti. Per quanto riguarda le batterie, l‘European battery innovation ha preannunciato un maxi stanziamento da 2,9 miliardi di euro  per lo sviluppo di un programma di ricerca e innovazione sull’intera catena del valore della batteria e anche per l’implementazione di 15 gigafactory  che entro il 2025 dovrebbero essere in grado di fornire celle di alimentazione per 6 milioni di veicoli elettrici.

Un progetto che però resta in gran parte sulla carta e stenta a decollare per vari motivi. Intanto alcune join venture con sedicenti imprenditori e partner cinesi sono fallite ancor prima di partire. Poi vi sono gli scogli legati ai cambiamenti politici nei singoli Paesi,  ma soprattutto perché il maxi piano Usa di incentivi green da 800 miliardi di dollari varato dall’amministrazione Biden sta convincendo molte case automobilistiche europee a spostare gli investimenti in siti produttivi negli Stati Uniti.

Cosa accade oggi in Italia

L’Italia com’è prevedibile non è ancora pronta. Attualmente le batterie al litio finiscono per lo più in Germania, che comunque resta ancora molto lontana da Paesi come la Cina che da anni ha investito in circuiti di recupero volti alla massimizzazione delle materie prime seconde. Occorre ricordare che le batterie a litio e ioni sono molto delicate da smaltire e riciclare perché sono ricche di materiali pericolosi e inquinanti come cobalto, nickel e manganese. Inoltre, sono composte da centinaia di “cellule” e sono soggette all’esplosione se non sono smantellate con procedure specifiche.

Il progetto di Bosch

Bosch stima che entro il 2030 le auto elettriche  rappresenteranno circa il 70% di tutte le nuove vetture immatricolate in Europa. Partendo da questa  premessa il gruppo ha sviluppato appositi macchinari, attrezzature e software. In particolare, la consociata Bosch Rexroth fornirà a Battery Lifecycle Company (una joint venture tra Tsr recycling e Rhenus automotive), il primo sistema completamente automatizzato d’Europa che si occuperà di scaricare e smontare i moduli delle batterie.

Battery Lifecycle Company costruirà il primo impianto di tal genere nella propria sede di Magdeburgo. All’interno di questo sito, saranno testate le batterie usate di diversi produttori che poi saranno completamente scaricate e preparate per il successivo smantellamento. I carrelli portapezzi del nuovo stabilimento trasporteranno ciascuno fino a 150 chili di materiale a una velocità di 18 metri al secondo.

In sostanza grazie alla tecnologia di Bosch basteranno meno di 15 minuti per scaricare automaticamente otto batterie agli ioni di litio dalle auto elettriche. In questo modo, sarà possibile accelerare il processo di riciclo. Con il processo manuale in uso attualmente, occorrono fino a 24 ore per scaricare completamente una batteria.

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