Ue, con la scusa del rumore vuole vietare le auto diesel e benzina
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AperturaAuto Lun 20 marzo 2023

L'Ue con la scusa del rumore riprova a vietare le auto diesel e benzina

A pochi giorni dalla bocciatura dello stop a auto diesel e benzina dal 2035, spunta un dossier Ue sull'inquinamento acustico L'Ue con la scusa del rumore riprova a vietare le auto diesel e benzina TRAFFICO A MILANO
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Auto elettrica, la nuova scusa è la lotta al rumore

La lotta al rumore come grimaldello per far passare la legge contro le auto a benzina e diesel  già bocciata da mezza Europa. Somiglia tanto ad una manovra di aggiramento  la relazione pubblicata dalla Commissione Ue  in merito  all’attuazione della direttiva sul rumore, in cui vengono definiti i modi per ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento acustico. La relazione illustra i progressi compiuti dall’ultimo dossier del 2017.

Tuttavia, si avverte della necessità di intensificare l’azione politica se si vuole ridurre del 30 per cento entro il 2030 il numero di persone colpite dal rumore dei trasporti, come previsto nel piano d’azione per l’inquinamento zero. Il rumore – secondo la Commissione – é la seconda più grande minaccia per la salute ambientale in Europa dopo l’inquinamento atmosferico, con oltre 100 milioni di cittadini (ovvero il 20 per cento della popolazione dell’Ue), esposti, appunto, a livelli di rumore eccessivi. E qui arriviamo al dunque. I rumori più’ problematici – secondo Bruxelles – provengono in primo luogo dal traffico stradale, poi da quello ferroviario e aereo.

I tempi coincidono

Va da sé  che sul banco degli imputati dell’inquinamento acustico ci sono i motori a combustione interna.  E guardacaso i tempi dettati dai burocrati di Bruxelles nella lotta al rumore si sovrappongono a quelli della legge sul passaggio all’auto elettrica a tappe forzate che prevede il divieto alla vendita di vetture diesel e benzina dal 2035. Una normativa che all’ultimo momento ha subito un brusco stop grazie al “no” di Italia, Germania, Polonia, Bulgaria ed Austria ma che ora, mentre si cerca un compromesso,  rischia di rientrare dalla finestra travestita da legge contro il rumore.

Le ricette

In realtà, secondo molti esperti, la lotta al rumore non si combatte vietando un tipo specifico di tecnologia. Molto dell’inquinamento acustico dipende infatti anche da fonti interne alle case con rumori a bassa frequenza.  Inoltre motori ibridi sempre più silenziosi, asfalti di nuova concezione, limiti di velocità stringenti e barriere sonore naturali come l’alberatura dei viali ed altri approcci architettonici, rappresentano una ricetta immediata ed economica nella lotta contro l’inquinamento acustico.  Senza arrivare ad imposizioni irrealistiche ed antieconomiche  perseguite dalle componenti più demagogiche presenti nell’emiciclo europeo. Un partito green che non sembra darsi per vinto dopo la sonora bocciatura sul fronte dell’auto elettrica.

 

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