Cassa Centrale Banca, accordo con Fabi per il welfare - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Primo piano/Banche
BanchePrimo piano Ven 02 giugno 2023

Cassa Centrale Banca, accordo con Fabi per il welfare

Cassa Centrale Banca ha siglato un'intesa con Fabi e gli altri sindacati del settore per applicare il welfare in azienda Cassa Centrale Banca, accordo con Fabi per il welfare
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Cassa Centrale Banca, accordo con Fabi per il welfare

E’ stato sottoscritto l’accordo sul valore di produttività aziendale, i ticket pasto e welfare sanitario, tra la Fabi, le altre organizzazioni sindacali e la delegazione di Cassa Centrale Banca. Si tratta dei primi importanti tasselli di quello che sarà il primo contratto integrativo del gruppo Cassa Centrale Banca, valevole per tutti gli 11.500 lavoratori delle Bcc e delle aziende del gruppo. L’accordo avrà validità sperimentale per gli importi da erogare nell’anno 2024, con riferimento all’esercizio 2023 e definisce quanto demandato al secondo livello dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo in tema di ex PDR.

In particolare, regola le aree territoriali, le modalità di calcolo da applicare per le BCC e per le altre aziende facenti parte del gruppo (indici, pesi, ambiti di equivalenza, fasce, …), nonchè i criteri di distribuzione e i destinatari di tale premio. Un premio definito in continuità col passato e che valorizza il contributo dei lavoratori alla produttivita’ aziendale, tenendo in considerazione anche l’apporto che le Bcc danno al gruppo.

In particolare a partire dal 1° ottobre 2023 avverrà l’armonizzazione del valore facciale dei ticket pasto a 8 euro (attuale limite di esenzione da contribuzione previdenziale e da tassazione), fermi restando gli accordi di maggior favore. In aggiunto le aziende verseranno un importo pari a 225 euro annui al welfare con possibilità di destinare tale somma in busta paga o al ticket pasto.

Primo pilastro di tutele per i lavoratori

Inoltre dal gennaio 2024 sarà introdotto uno strumento sanitario integrativo di gruppo alimentato da una contribuzione complessiva dello 0,65% (0,50% da parte dei datori di lavoro e 0,15% da parte dei lavoratori) e costituzione di una commissione tecnica paritetica che lavori e si confronti al fine di individuare le migliori prestazioni, interfacciandosi con gli enti bilaterali, sempre nell’ottica dell’importanza della centralità della persona come valore fondante del Movimento. La nota sottolinea che “quanto disposto in tema di welfare non esaurisce il confronto sulla materia che continuerà nel corso delle trattative”.

Secondo il coordinatore Fabi, Domenico Mazzucchi, “si tratta del primo pilastro di tutele che insieme a quelli che definiremo nei prossimi mesi, andrà a formare un patrimonio comune di tutte le colleghe e i colleghi del gruppo. Abbiamo dato risposte ad alcuni aspetti economici di maggiore urgenza e posto le basi per costruire un nuovo sistema di welfare sanitario e previdenziale di gruppo; un obiettivo davvero prezioso e innovativo. Ora il confronto continua per definire gli altri aspetti. Un grazie va a tutta la squadra Fabi che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo”.

Condividi articolo