Credit Suisse affonda in Borsa. I sauditi: "Non la sosterremo" - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Primo piano/Banche
BanchePrimo piano Mer 15 marzo 2023

Credit Suisse affonda in Borsa. I sauditi: "Non sosterremo la banca"

Il Credit Suisse crolla in in Borsa del 20% dopo che i soci sauditi hanno escluso nuovi aumenti di capitale Credit Suisse affonda in Borsa. I sauditi: "Non sosterremo la banca"
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Credit Suisse affonda in Borsa

Il maggiore azionista di Credit Suisse, la Saudi National Bank, non sosterrà “assolutamente” la banca svizzera aumentandone il capitale. Lo ha dichiarato il suo presidente Ammar al-Khudairy in un’intervista a Bloomberg Tv. “Attualmente possediamo il 9,8% della banca. Se superiamo il 10%, entrerà in vigore una serie di nuove regole” e “non siamo propensi a entrare in un nuovo regime normativo”, ha detto al-Khudairy. Intanto, il titolo Credit Suisse crolla in Borsa cedendo il 22% a 1,74 franchi svizzeri, con una capitalizzazione crollata a 7 miliardi di franchi.

In forte crescita anche il costo di assicurazione dei bond del Credit Suisse contro il default nel breve termine si sta avvicinando a livelli che segnalano una seria preoccupazione da parte degli investitori. Il credit default swap a un anno erano indicati a 835,9 punti ieri in chiusura, secondo quanto riporta Bloomberg e sono oggi in ulteriore aumento, vicino a quota 1.000 che indica un elevato livello di preoccupazione. Il livello attuale corrisponde a 18 volte il Cds a un anno di Ubs e circa 9 volte l’equivalente di Deutsche Bank.

A dicembre aumento di capitale da 4 miliardi di dollari

Ricordiamo che nell’aumento capitale da 4 miliardi di dollari chiuso a fine 2022 da Credit Suisse, la banca saudita ha partecipato all’operazione con un investimento di circa 1,5 miliardi, diventando così il principale azionista del colosso elvetico con circa il 10% delle quote. Ma ora, come affermato dal presidente Ammar Al Khudairy, la Saudi National Bank non è disponibile ad aiutare l’istituto svizzero con nuova liquidità, “per molte ragioni oltre a quella più semplice che è quella normativa e statutaria”.

Questo pone un serio problema alle casse di Credit Suisse, che ha chiuso il 2022 con una perdita di 7 miliardi di dollari con liquidity coverage ratio del 144%.

Condividi articolo