Credit Suisse, la Bce in allarme per il possibile effetto contagio
La Bce in allarme per il possibile effetto contagio chiede alle banche europee la loro esposizione verso il Credit Suisse
Bce in allarme per il crollo di Credit Suisse
La Bce sembra che abbia chiamato a rapporto le principali banche europee per avere i dati sull’esposizione nei confronti di Credit Suisse, il cui default sembra sempre più probabile, dopo che il suo azionista di maggioranza ha chiarito che non ricapitalizzerà più la banca svizzera.
I Credit Default Swap (CDS), cioè i titoli che scommettono sul fallimento della banca, sono letteralmente schizzati in prossimità di quota 1.000, dopo che la Saudi National Bank ha chiarito che non metterà altre risorse per Credit Suisse, di cui detiene il 10% dopo aver partecipato alla precedente ricapitalizzazione con una cifra di 1,5 miliardi.
Ora, secondo diverse agenzie stampa, fonti ben informate sulla vicenda, avrebbero riferito che la vigilanza dell’Eurotower ha chiamato all’appello i maggiori istituti europei per conoscere in dettaglio l’esposizione di ciascuna banca verso l’Istituto elvetico e valutare in proprio le probabilità di contagio.
Tutto questo avviene alla vigilia della riunione del direttivo dell’Eurotower, che si preparava ad annunciare un altro rialzo dei tassi di 50 punti base. Se ciò sia ancora opportuno dopo i casi della Silicon Valley Bank e di Credit Suisse, al momento, non è dato sapere, ma qualcosa dovrà emergere domani durante la conferenza stampa di Christine Lagarde sulla quale sono puntati i riflettori.
Le banche europee hanno riserve robuste di capitali
Anche le autorità bancarie del Vecchio continente sono in stato d’allarme. “Le banche europee dispongono di robuste riserve di liquidità e sono ben capitalizzate. Al momento, l’Eba non vede alcuna minaccia alla stabilità finanziaria” dal caso Credit Suisse “ma la situazione rimane fluida per cui monitora da vicino la situazione e i suoi sviluppi”. E’ quanto afferma l’Autorità bancaria europea riguardo alla crisi della banca elvetica, una turbolenza che arriva a pochi giorni dal fallimento della Silicon Valley Bank che a fine dicembre contava un totale attivo di 209 miliardi di dollari e depositi per 175,4 miliardi.
“È chiaro che la situazione è ancora fluida e le preoccupazioni rimangono, in quanto” Credit Suisse “fa parte di un ecosistema”, ha ribadito il portavoce dell’Eba.