First Citizens compra la maggior parte delle attività della fallita Svb
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BancheIn evidenza Lun 27 marzo 2023

First Citizens compra la maggior parte delle attività della fallita Svb

First Citizens rileva circa 72 miliardi di dollari di asset di Svb, scontati di 16,5 miliardi di dollari. Già oggi riaprono le 17 sedi First Citizens compra la maggior parte delle attività della fallita Svb
Redazione Verità&Affari
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First Citizens compra una grossa fetta di Svb

Arriva una svolta positiva sul caso Silicon Valley Bank, dopo settimane complicate che hanno fatto da miccia per la crisi di fiducia nel settore bancario a livello globale: First Citizens Bank comprerà depositi e prestiti della fallita Svb. L’annuncio è arrivato nella mattinata italiana da parte della Federal Deposit Insurance Corporation. L’autorità ha spiegato che First Citizens rileverà circa 72 miliardi di dollari di asset di Svb, scontati di 16,5 miliardi di dollari, aggiungendo che al 10 marzo Svb aveva 167 miliardi di dollari di asset e 119 miliardi di dollari di depositi.

Le 17 ex filiali di Dvb apriranno come First Citizens Bank già da oggi e i depositanti della fallita banca diventeranno automaticamente dei clienti di First Citizens Bank. Tutti i depositi assunti da First Citizens Bank continueranno ad essere assicurati dalla FDIC fino al limite assicurativo. Svb non è stata “svuotata” completamente. Nel comunicato viene precisato che circa 90 miliardi di dollari in titoli e altre attività rimarranno in amministrazione controllata per la disposizione da parte della Fdic. Nell’accordo la Fdic ha ricevuto anche “equity appreciation rights” nelle azioni First Citizens Bank per un valore potenziale fino a 500 milioni di dollari.

“Calma prima della tempesta”

La notizia positiva potrebbe contribuire a una giornata più tranquilla sui mercati. Ma, nonostante le buone nuove, la crisi di fiducia potrebbe non essere finita. “La Silicon Valley viene affidata a un altro acquirente, il che è positivo, ma il problema più grande è garantire i depositi di tutte le altre banche (regionali)”, ha spiegato a Reuters Tony Sycamore, analista di IG Markets a Sydney. “È un po’ di calma prima della prossima tempesta”.

Nel mirino della speculazione e degli investitori impauriti è stata Deutsche Bank sul finire della scorsa settimana. Nonostante le rassicurazioni ripetute da parte dei massimi vertici politici e finanziari, l’istituto tedesco venerdì scorso aveva perso anche fino al 15% in Borsa, per poi chiudere con un più moderato, seppur pesantissimo, -8% a 8,54 euro.

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