Intesa Sanpaolo vuole espandersi nel Centro-Est Europa
Marco Elio Rottigni, responsabile della divisione International Subsidiary Banks: puntiamo a rafforzarci nei mercati dove siamo già presenti
Intesa Sanpaolo guarda all’Europa centrale e orientale
“Vogliamo essere più forti nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, dove siamo già ben presenti”. La banca sta cercando di aumentare la propria quota nei mercati esteri dove è già presente, ha spiegato a Bloomberg Marco Elio Rottigni, responsabile della divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo. Espandendo le attività di investment banking e global markets e rafforzando le attività di wealth management, del private banking e del settore assicurativo.
“Potremmo anche prendere in considerazione l’espansione in alcuni dei Paesi del bacino del Mediterraneo, dove le aziende italiane hanno forti relazioni d’affari, per avere una porta d’accesso in quella parte del mondo”, ha aggiunto Rottigni, precisando che Intesa continuerà a sostenere le imprese italiane che si espandono a livello internazionale.
Le attività internazionali
“La divisione, nota come Isbd – ha ricordato Rottigni – opera in tre continenti attraverso 11 banche commerciali in Europa centro-orientale ed Egitto. Gestisce anche una società di gestione patrimoniale in Cina. Serve 7 milioni di clienti attraverso una rete di quasi 900 filiali e circa 21.000 dipendenti. L’unità serba di Intesa è la più grande banca del Paese per patrimonio, mentre le unità croate e slovacche sono le seconde nei rispettivi Paesi. In Egitto, dove detiene una partecipazione dell’80% in Alex Bank, Intesa ha avviato colloqui preliminari con il governo per un eventuale acquisto della quota rimanente, che è di proprietà dello Stato”.