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AperturaBanche Sab 01 aprile 2023

Mps, l'eredità di Bastianini: causa di lavoro e indagine Consob

L'ex ad ha avviato una causa di lavoro contro la banca. Istruttoria Consob sulle motivazioni del licenziamento del manager Mps, l'eredità di Bastianini: causa di lavoro e indagine Consob
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Causa di lavoro e indagine Consob: l’eredità di Bastianini in Mps

Fughe di notizie sull’attività del cda e un rapporto di fiducia “progressivamente incrinato” tra l’ex ad di Mps Guido Bastianini e il cda. Fatti che hanno finito per incidere sull’attività del consiglio, fino alla decisione della revoca. A ritornare sulla vicenda dell’uscita del manager è il collegio sindacale della banca, nella sua relazione allegata al bilancio. Che racconta anche dell’attività ispettiva della Consob sul caso. Intanto, il manager avrebbe avviato, fin dall’estate scorsa, una causa di lavoro contro la banca presso il tribunale di Siena.

L’audizione del collegio sindacale

Nel febbraio del 2022, nei giorni successivi alla revoca delle deleghe di ad da parte del cda, è seguita una richiesta di informazioni indirizzata dalla Consob al collegio. Una richiesta, ai sensi dell’articolo 115 del Tuf, di prassi in casi analoghi e della quale lo stesso collegio aveva già dato notizia nella relazione dello scorso anno. A questa è poi seguita una audizione dello stesso collegio sindacale presso la Consob. Infine il collegio ha prodotto una propria memoria, su espressa richiesta dell’Autorità di vigilanza

Gli scontri in cda e le fughe di notizie

Nell’audizione, spiega la relazione del consiglio, “i sindaci hanno riferito di aver preso atto che taluni fatti e circostanze che hanno generato incomprensioni e fraintendimenti nel rapporto tra l’ad e il consiglio di amministrazione. E progressivamente incrinato il rapporto di fiducia, incidendo sulla dinamica dei lavori (…). Il collegio sindacale ha altresì riferito circa l’attività svolta di monitoraggio e di vigilanza sull’articolato processo seguito dalla banca, peraltro molto ristretto nei tempi, che ha portato alla citata revoca e alla nomina di un nuovo amministratore delegato al quale sono state conferite le prerogative di amministratore delegato e direttore generale. Circa la pubblicazione di articoli e agenzie di stampa, il collegio sindacale ha fornito all’Autorità di Vigilanza i necessari chiarimenti in ordine alle notizie ivi riportate”.

Mancato accordo sull’uscita

Dopo il ritiro delle deleghe da parte del cda, in febbraio, nell’aprile successivo Bastianini è stato estromesso dal consiglio. L’avvio della causa risalirebbe all’estate scorsa. La possibilità dell’avvio di una causa legale era stato paventato già nel febbraio precedente. Alla base della causa, il mancato confronto tra le parti e il mancato accordo sull’uscita. Non è stato possibile avere un commento dalla banca su questo punto. Il bilancio, nella parte dei rischi legali, cita le cause giuslavoristiche ma non fa riferimento a quella intentata dall’ex ad. Così come non è stato possibile avere una conferma da Consob sullo stato del procedimento o di una sua eventuale archiviazione.

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