Credit Suisse, da S&P e Moody's possibile upgrade del rating
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BanchePrimo piano Mar 21 marzo 2023

Credit Suisse, da S&P e Moody's possibile upgrade del rating

S&P Global Ratings e Moody's promuovono l'unione fra Credit Suisse e Uvs e preannunciano una revisione al rialzo dei rating. Credit Suisse, da S&P e Moody's possibile upgrade del rating
Redazione Verità&Affari
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Credit Suisse, S&P e Moody’s revisione del rating

(Teleborsa) – S&P Global Ratings e Moody’s promuovono l’unione fra Credit Suisse e Uvs e preannunciano una revisione al rialzo dei rating della banca sottratta al fallimento.

S&P ha messo sotto osservazione “con implicazioni positive” i rating di Credit Suisse, che intende equiparare a quelli di UBS, la quale si è vista confermare il rating (A-/A-2) ed assegnare un outlook negativo da stabile, a causa della pressione sull’affidabilità creditizia legata al rischio di esecuzione dell’acquisizione.

S&P ha anche tagliato il rating sugli strumenti di capitale ibridi AT1 emessi da Credit Suisse che sono stati ridotti a “C” da “B” e da “B+” dopo che l’Autorità di regolamentazione dei mercati (FINMA) ha deciso di azzerare il capitale AT1 di Credit Suisse per un valore vicino ai 17 miliardi di franchi svizzeri. Per questo S&P preannuncia un ulteriore declassamento a “D”, ritenendo il “default” di questi strumenti una “certezza virtuale”.

I movimenti di Moody’s

Oltre a S&P anche Moody’s ha posto i rating di Credit Suisse sotto osservazione per un possibile upgrade, dopo averli in precedenza messi nel mirino ai fini di un taglio. La decisione, anche in questo caso, segue l’annuncio dell’acquisizione da parte di Ubs, che avrà implicazioni positive per il secondo gruppo bancario elvetico.

Nello stesso tempo l’agenzia di rating ha confermato i rating di Ubs: il rating senior unsecured (A3), Additional Tier 1 (Baa3 ) quello sui depositi a lungo termine (Aa2), il rating sul debito senior non garantito a lungo termine (Aa3) e il Baseline Credit Assessment (a3).

Moody’s ritiene che l’acquisizione di Credit Suisse abbia il potenziale, a tempo debito, per migliorare in modo significativo il franchising di UBS, la gestione patrimoniale e l’investment banking, realizzando una al contempo una riduzione dei costi operativi di oltre 8 miliardi di dollari.

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