Il nostro debito pubblico nelle mani dei risparmiatori italiani. Ecco come incentivare l'acquisto di Btp
Si può ragionare sulla garanzia del Tesoro che il capitale investito non subisca perdite in caso di riscatto anticipato BTP ITALIAIl debito pubblico aumenta
Il Financial Times , ci ritiene l’anello debole dell’economia europea. Le società di rating ci penalizzano esprimendo valutazioni negative riguardanti soprattutto l’ammontare mostruoso del debito pubblico. Ovviamente parliamo dell’Italia che a fine ottobre 2022 ha registrato l’0ennesimo record con un debito pubblico pari a 2.771 miliardi. Il mandato della Bce , l’abbiamo più volte commentato, è quello di riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. Lo strumento principale da attivare per raggiungere questo obiettivo è quello del rialzo dei tassi d’interesse abbinato a una politica restrittiva, che si concretizzerà dal mese di marzo 2023, e che consiste principalmente dal mancato riacquisto di 15 miliardi al mese di obbligazioni e titoli di Stato del solo programma APP (Asset Purchase Programme).
Una doccia fredda per l’Italia in quanto come riportato dalla Banca d’Italia l’APP ha effetti diretti sui rendimenti dei titoli pubblici e privati che saranno oggetto degli interventi. Ciò determina un un primo effetto sull’economia, poiché lo spostamento verso il basso della struttura dei rendimenti di mercato comporta a sua volta un miglioramento delle condizioni di offerta del credito e stimola gli investimenti. La riduzione dei tassi d’interesse, infine, favorisce il deprezzamento del cambio, fornendo un ulteriore stimolo all’attività economica. Invece, soprattutto a causa dell’inflazione (in Italia a +11,6% nel 2022ì) e delle conseguenze della guerra in Ucraina, in Italia c’è stato un rialzo dei rendimenti dei Titoli di Stato decennali del 4,275 % ed uno spread arrivato al 200%. Aumentare il costo del denaro non fa bene alla nostra economia. Tenendo presente che il Tesoro dovrà collocare nei prossimi 12 mesi 510 miliardi di Titoli di Stato. L’articolazione di come sono composti questi 510 miliardi non è di particolare importanza, quello che maggiormente interessa ai nostri lettori è l’ammontare del peso degli interessi sul nostro bilancio pubblico del 2023, 2024 e 2025 che rappresenta un pericolo che si ripercuoterà sulla crescita e sul credito a famiglie e imprese: parliamo di 270 miliardi di interessi che il Tesoro dovrà erogare nel prossimo triennio.