Bce, spread, Pnrr e Mef: così Giorgia cerca la sponda del Quirinale
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CommentoDa non perdere Ven 07 ottobre 2022

Bce, spread, Pnrr e Mef: così Giorgia cerca la sponda del Quirinale

Segnali che la stessa Giorgia Meloni non intende sottovalutare e che hanno generato un qualche nervosismo anche tra gli alleati. Bce, spread, Pnrr e Mef: così Giorgia cerca la sponda del Quirinale
Redazione Verità&Affari
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Giorgia Meloni e il Quirinale

È notizia di pochi giorni fa che tra agosto e settembre la Bce ha ridotto di 1,243 miliardi di euro l’investimento sull’acquisto di titoli di stato italiani. E sempre di pochi giorni fa è la minaccia lanciata da Moody’s di un possibile declassamento del rating dell’Italia se dal nuovo governo non dovessero arrivare segnali chiari sulla politica economica che dovrà essere in linea con quanto fatto dall’esecutivo di Mario Draghi. Segnali che la stessa Giorgia Meloni non intende sottovalutare e che hanno generato un qualche nervosismo anche tra gli alleati.

La stessa polemica recente sull’attuazione del Pnrr tra la Meloni e Draghi va letta in questo contesto. Una polemica che si è raffreddata quando Draghi ha ricordato che tutto è stato fatto nei tempi stabiliti. Il governo uscente ha lasciato in eredità all’esecutivo che nascerà un tesoretto di 9,5 miliardi di euro perché vengano utilizzati per raffreddare il costo della bolletta energetica degli italiani. Si capisce dunque perché la casella del ministero dell’Economia diventi la chiave di volta perché il governo possa cominciare una navigazione tranquilla. In questo senso è possibile che la stessa Meloni, anche per frenare le eccessive ambizioni degli alleati, cerchi una sponda nel Quirinale.

Dove per altro, si dice, la conferma dell’attuale ministro Daniele Franco a via XX Settembre verrebbe vista con favore. D’altra parte sembra ormai accertato che Fabio Panetta non abbia intenzione di lasciare il posto che occupa nel consiglio della Bce per fare il ministro dell’Economia. Panetta punta a sostituire Ignazio Visco, prossimo alla pensione, come governatore della Banca d’Italia con la benedizione per altro di Mario Draghi. Un intreccio che ha creato e crea qualche problema alla Meloni ed è ovvio che in queste ore i consigli che potrebbero arrivare dal Colle, che formalmente si tiene lontano dal totoministri, possano essere utili a superare le ultime ma più importanti difficoltà.

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