The Rock Trading, inchiesta della Procura di Milano: perquisite sedi e case dei fondatori
Caso The Rock Trading: la Guardia di finanza ha svolto le perquisizioni, della sedi e delle abitazioni dei due fondatori
La Procura di Milano apre un’inchiesta su The Rock Trading
Dopo quella di Firenze, anche la Procura di Milano apre un’inchiesta su The Rock Trading, importante exchange di criptovalute italiano che da diversi giorni impedisce ai clienti di accedere alla piattaforma. Oggi la Guardia di finanza ha svolto le perquisizioni, con sequestro e acquisizione di documenti, della sedi di Milano, Genova e Padova di The Rock Trading e delle abitazioni dei due fondatori, Andrea Medri e Davide Barbieri.
Il comunicato della Procura spiega che dalle prime verifiche sono emerse, “oltre al blocco dell’operatività”, anche “l’interruzione dei rapporti con l’istituto di credito nazionale che, fin dalla costituzione della società, aveva fornito alla piattaforma i rapporti di conto attraverso cui operare, nonché alcune violazioni attinenti alla corretta redazione del bilancio da parte della società”. In corso anche accertamenti per verificare la gestione della liquidità da parte della società e la destinazione delle somme raccolte.
Le ipotesi di reato
L’indagine, ha sottolineato la Procura di Milano, si trova ancora nelle fasi preliminari. Per questo le ipotesi di reato iscritte per il momento sono generiche di appropriazione indebita e di truffa. Il fascicolo di Firenze aveva come ipotesi di reato quella di frode informatica e di accesso abusivo a sistema informatico, spiega il Corriere della Sera.
Le perquisizioni della Gdf sono state realizzate anche per cercare di definire la situazione dal punto di vista quantitativo. Non è ancora chiaro quanti siano i clienti italiani e a quanto ammonti il valore delle criptovalute affidate a The Rock Trading e non più a disposizione.