La Sec indaga su Coinbase: che cosa sta succedendo alla piattaforma
La Sec indaga ancora su Coinbase. Dopo il fascicolo aperto nei confronti di un ex manager della piattaforma di scambio di criptovalute.Le indagini su Coinbase
La Sec indaga ancora su Coinbase. Dopo il fascicolo aperto nei confronti di un ex manager della piattaforma di scambio di criptovalute, accusato di insider trading, questa volta l’occhio della Consob americana si è posato sui token quotati sulla piattaforma. L’aspetto su cui l’autorità di controllo sta cercando di vederci più chiaro è se questi siano equiparabili a «securities», ossia titoli d’investimento. Se così fosse, secondo Bloomberg, Coinbase dovrebbe essere considerata un mercato azionario come gli altri.
Non si tratta solo di una questione di definizione. Essere equiparata a un mercato azionario comporterebbe per Coinbase essere regolamentata come ogni altro mercato, con norme e controlli sicuramente più stringenti di quelli attuali che coinvolgono il mondo delle criptovalute.
Il nodo token
L’indagine della Sec sui token è in realtà precedente a quella relativa al possibile caso di insider trading. I controlli della Consob americana sulla piattaforma di criptovalute sono in realtà già aumentati da quando i token scambiati su di essa hanno superato i 150. Se fossero considerati titoli azionari Coinbase dovrebbe iscriversi come mercato azionario. La società si è detta ottimista. «Siamo fiduciosi che le nostre rigorose procedure – processi che la Sec ha già esaminato – manterrà i titoli fuori dalla nostra piattaforma», ha commentato ai media Paul Grewal, responsabile legale di Coinbase. E sul blog della società ha pubblicato un post dal titolo eloquente: «Coinbase non lista titoli azionari. Fine della storia». Il mercato però non la pensa così e ieri il titolo è crollato: – 15% al momento di andare in stampa
Sec contro le cripto
In passato la Sec ha già mosso rimostranze contro alcune realtà per aver messo sul mercato criptovalute che l’agenzia considerava «securities», ossia titoli azionari, senza previa registrazione. È stato il caso di Xrp (ai tempi Ripple) che nel 2020 era stata accusata di aver messo sul mercato Xrp per 1,4 miliardi di valore senza registrazione. Coinbase ha già eliminato dalle criptovalute scambiabili sul suo mercato Xrp, ma la Sec nutre dubbi su altre valute digitali. Nonostante le rassicurazioni e le smentite degli avvocati di Coinbase, insomma, l’indagine è concreta.
Chi punta sulle cripto
Nonostante i primi sei mesi del 2022 abbiano segnato un crollo del valore delle criptovalute, gli investimenti di venture capital stanno crescendo nel settore. In base ai dati pubblicati da PitchBook e ripresi da Reuters, nel primo semestre 2022 sono 17,5 i miliardi di dollari di venture capital investiti in valute digitali e startup di blockchain nel mondo.
Se il ritmo rimarrà costante, il totale ritoccherà verso l’alto il record di 26,9 miliardi investiti l’anno scorso nel settore delle criptovalute. Di questi 11,4 miliardi sono stati investiti in Nord America, 2,7 miliardi in Europa, Medio Oriente e Africa, 2,6 in Asia e 900 milioni nel resto del mondo. Tutte cifre superiori o in linea con quelle dell’anno precedente.