Beffa a famiglie e imprese, bollette più care per un errore
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ApprofondimentiCronaca Mer 02 novembre 2022

Beffa a famiglie e imprese, bollette più care per un errore

Sulla luce stiamo pagando il 10-15% in più rispetto al mercato. Il motivo? L’aggiornamento è lento per effetto della rilevazione trimestrale. Beffa a famiglie e imprese, bollette più care per un errore
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Il caso delle bollette dell’energia

Sulla luce stiamo pagando il 10-15% in più rispetto al mercato. Il motivo? L’aggiornamento è lento per effetto della rilevazione trimestrale. Lo ha spiegato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. Secondo l’esperto con l’ aggiornamento mensile sarebbe scesa anche la bolletta della luce. «Peccato non averlo fatto» ha sottolineato Tabarelli. «Le disposizioni per il gas – cioè l’aggiornamento mensile anziché trimestrale della tariffa, teoricamente si potrebbe applicare anche all’elettricità. Peccato che non sia stato fatto».

Per Tabaralli si è infatti persa una buona opportunità. «Se l’avessimo previsto per la luce avremmo già avuto dei cali in bolletta invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che siano sempre bassi i prezzi. Ora stiamo pagando una tariffa di 66 centesimi per kw/h mentre i prezzi vedono qualcosa di più basso di almeno 10-15%» ha spiegato il presidente di Nomisma Energia.

Lo stato dell’arte sul gas

La modifica dell’aggiornamento mensile della tariffa gas «è stata fatta soprattutto per i venditori sul mercato libero perché era quello con maggiore instabilità – ha chiarito l’esperto -. É stato un primo passaggio, un primo cedimento alle richieste dei venditori che stavano fallendo ma purtroppo stanno fallendo comunque. Credo che sull’elettricità fosse meno urgente ma sarebbe il caso di pensarci». Per l’esperto non si tratta di un’operazione complicata: «si può fare, poi bisognerà vedere se ci sarà un rimbalzo e allora si rivelerà contro i consumatori. Razionalmente è più probabile che i prezzi rimangano a questi livelli, ma ci siamo sbagliati già diverse volte nei passati mesi perché questi livelli sono assurdi».

Rebus mercato tutelato

A proposito della scadenza a fine anno del mercato tutelato del gas (per l’elettricità la scadenza è il 10 gennaio 2024), il presidente di Nomisma energia ha osservato che «sarebbe giusto un rinvio». Dal suo punto di vista lo slittamento è necessario perché «ora c’è molta confusione, instabilità dei prezzi, e conviene aspettare che la situazione si calmi un pò fino alla fine 2023. Le cose dovrebbero andare meglio, come ha suggerito la stessa autorità dell’energia, Arera, chiedendo lo slittamento per le piccole e medie imprese. Andrebbe bene anche per le famiglie».

Prezzi ancora su

Secondo il numero uno di Nomisma Energia, ad ottobre si registrerà un aumento intorno al 5% per le bollette del gas. L’incremento sarà quindi nettamente inferiore a quanto previsto solo un mese fa (70%). Domani, poi, l’Arera comunicherà la tariffa per le famiglie del mercato tutelato. E solo da questo mese l’aggiornamento tariffario diventa mensile anziché trimestrale. «Se l’aggiornamento fosse stato fatto con il vecchio meccanismo a fine settembre avremmo avuto un aumento anche del 200%» conclude Tabarelli. Interpellata sul tema, l’Arera non ha fornito chiarimenti.

Consumatori preoccupati

«Se la bolletta del gas dovesse salire del 5% ad ottobre, e nell’ipotesi di prezzi stabili fino a fine anno, la bolletta media per la fornitura di gas raggiungerebbe quota 1.817 euro a famiglia nel 2022». É la stima del Codacons, che ha calcolato le ripercussioni dei prossimi aumenti sulle tasche degli italiani. «Le quotazioni del gas hanno registrato forti ribassi nelle ultime settimane grazie ad una minore domanda legata alle temperature ancora miti e agli stoccaggi raccolti in Europa» ha evidenziato l’associazione dei risparmiatori. Per il Codacons comunque l’aumento nel 2022 pesa molto nel bilancio delle famiglie italiane.

Secondo le stime dell’associazione, infatti, «si tratterebbe in ogni caso di una maggiore spesa pari a +632 euro annui a famiglia rispetto alla spesa per il gas sostenuta nel 2021, con un rincaro complessivo delle tariffe del 53,3%. Inoltre, «nelle prossime settimane, in presenza di un inverno rigido o di problemi o interruzioni delle forniture dai paesi da cui importiamo il gas, i prezzi potrebbero tornare a crescere anche in modo pesante» hanno ammonito gli esperti del Codacons. Per i consumatori, è essenziale che il governo tuteli le famiglie più deboli evitando il distacco dell’energia per mancato pagamento delle bollette.

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