Per colpa delle bollette gli italiani tagliano sulla spesa, lo dice l'Istat
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Cronaca Ven 07 ottobre 2022

Per colpa delle bollette gli italiani tagliano sulla spesa. Lo dice l'Istat

La scure della crisi si abbatte sul carrello della spesa degli italiani che in questo momento devono fare rinunce Per colpa delle bollette gli italiani tagliano sulla spesa. Lo dice l'Istat
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

I dati dell’Istat sui consumi di agosto

La scure della crisi si abbatte sul carrello della spesa degli italiani che in questo momento devono fare rinunce a prodotti necessari per pagare le bollette. Diminuiscono infatti sia i volumi che il valore delle vendite dei beni, alimentari e non. A segnarlo sono di dati dell’Istat che ad agosto hanno registrato un calo tale da essere annullato pure dall’effetto dell’aumento dei prezzi.

I dati Istat

Se analizziamo i dati nello specifico notiamo come il calo mensile delle vendite al dettaglio sia dello 04% a valore e dell’1,1% a volume. Una discesa che riguarda sia i beni non alimentari (-0,3% valore e -0,9% in volume) sia il cibo (-0,5% e -1,4%). Un dato che almeno sul valore contrasta con le rilevazioni di giugno-agosto dove le vendite sono cresciute (+1,1%) e i volumi calati solo dello 0,7%.

Le reazioni di Assoutenti

Dati che preoccupano Assoutenti che in una nota ha dichiarato allarmante il crollo nel settore alimentare e chiede l’immediato taglio dell’Iva sul cibo. “È allarmante soprattutto la sensibile riduzione degli acquisti alimentari, che rispetto al 2021 diminuiscono in volume del -3,5% – spiega il presidente Furio Truzzi – I numeri dell’Istat ci dicono che gli italiani, per far fronte alla crisi in atto, non solo tagliano acquisti primari come il cibo, ma cambiano anche fortemente le proprie abitudini, puntando sempre più sul risparmio: lo dimostra la crescita delle vendite presso i discount alimentari, che ad agosto salgono del +9,5% su base annua, segnando il dato più elevato tra tutti gli esercizi commerciali”.

Le reazioni del Codacons

Stessa posizione del Codacons che in una nota ha espresso simili preoccupazioni e richieste. “I dati Istat sulle vendite dimostrano in modo inequivocabile quanto sta accadendo sul fronte dei consumi: gli italiani spendono sempre di più per acquistare meno – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per gli alimentari, ad esempio, nonostante un aumento delle vendite in valore del 6,8%, il volume degli acquisti si riduce del 3,5%. Questo perché l’inflazione alle stelle determina un corto circuito che porta a svuotare il carrello della spesa ma a spendere sempre di più per ciò che si acquista”.

Ecco perché in questa situazione diventa necessario che che il nuovo governo tagli l’Iva sui beni alimentari e sui generi di prima necessità, un intervento che, contrariamente a quanto sostenuto da alcune sigle poco attente, determinerà vantaggi per le famiglie sia diretti, attraverso una riduzione immediata dei prezzi al dettaglio, sia indiretti, con una moltitudine di esercizi e attività (bar, ristoranti, strutture ricettive, ecc.), che gioveranno di una riduzione dei costi a loro carico e potranno contenere i listini al pubblico, altrimenti destinati a crescere ulteriormente nei prossimi mesi.

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