La Borsa non crede alla fine del governo Draghi: le tappe della crisi
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CronacaPrimo piano Ven 15 luglio 2022

La Borsa non crede alla fine del governo Draghi e anche lo spread si ferma. Le tappe della crisi

La Borsa di Milano apre nel segno della speranza che la crisi di governo con le dimissioni del premier Draghi possa essere superata. La Borsa non crede alla fine del governo Draghi e anche lo spread si ferma. Le tappe della crisi
Redazione Verità&Affari
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La Borsa dopo le dimissioni di Draghi

La Borsa di Milano apre nel segno dell’ottimismo e della speranza che la crisi di governo con le dimissioni del premier Mario Draghi possa essere superata nelle prossime ore. Il listino, dopo un avvio poco sopra la parità, si spinge oltre l’1%. Anche il differenziale tra i Btp e i Bund ha aperto oggi in rialzo a 229 punti base, per poi scendere e attestarsi attorno ai 220 punti, ovvero sugli stessi livelli di ieri. 

Le tappe della crisi di governo

L’appuntamento cruciale per sapere se può esistere ancora un futuro per questo governo sarà mercoledì prossimo. Draghi sarà chiamato a spiegare le ragioni delle sue dimissioni davanti al Parlamento. A quel punto scopriremo se il premier resterà inamovibile dalle sue posizioni e ufficializzerà nuovamente il suo passo indietro tornano al Quirinale oppure se la mediazione in corso in queste ore da parte dei partiti ha avuto effetto.

In quest’ultimo caso il governo potrebbe proseguire normalmente con o senza l’appoggio dei 5 Stelle. Nel caso Draghi comunichi che le sue dimissioni sono irrevocabili al presidente Sergio Mattarella resterebbero solo altre due possibilità: conferire un nuovo incarico, magari per un governo di scopo, o se sciogliere direttamente le Camere e andare a elezioni anticipate. 

Intanto, le dimissioni di Draghi, dopo il venir meno della fiducia dei 5 Stelle, spiazzano anche l’Europa. La potenziale uscita di scena dell’ex presidente della Bce “giunge in un momento critico in cui i tassi di interesse nell’eurozona stanno aumento e l’Italia ha bisogno del sostegno degli istituti di credito per continuare a finanziare il suo debito”, afferma il quotidiano inglese “The Telegraph”. In Germania il “Sueddeutsche Zeitung” sostiene a cha a volte, la fiducia in se stesso di Draghi “si trasforma un po’ in arroganza, ma un Salvatore dovrebbe essere perdonato per questo”.

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