Caso Juventus, oggi l'udienza: si va verso il patteggiamento
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Cronaca Mar 30 maggio 2023

Caso Juventus, si va verso il patteggiamento nel processo sulla manovra stipendi

Anticipata l'udienza del processo sportivo per la Juventus. Possibile si arrivi ad un accordo con una maximulta Caso Juventus, si va verso il patteggiamento nel processo sulla manovra stipendi
Redazione Verità&Affari
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Ipotesi patteggiamento per la Juventus nel processo sulla manovra stipendi

L’udienza è stata infatti anticipata a questa mattina alle ore 10.30 rispetto al programma iniziava che prevedeva che si sarebbe dovuta svolgere il 15 giugno innanzi al tribunale federale nazionale della Figc. Il club prova così a chiudere la partita giocata fuori dal campo in questa stagione, in merito al deferimento dello scorso 19 maggio per la doppia manovra stipendi (stagioni 2019-20 e 2020-21), il filone agenti e i rapporti di partnership con altri club.

Questa mossa della società bianconera lascerebbe infatti intendere la volontà di patteggiare con la Procura federale. Le parti in causa (la procura federale coordinata da Giuseppe Chinè) e la difesa del club bianconero, avrebbero trovato un accordo per arrivare a una definizione della pena.

Multa in vista

L’ipotesi circolata nelle ultime ora è quella di una multa molto forte, per eventuali mentre per quel che riguarda le penalizzazioni (ipotesi -2) si andrebbe al prossimo campionato e non a questo che è già compromesso: il -10 per le plusvalenze applicato sul campionato in corso dalla corte di appello dopo le indicazioni del Collegio di garanzia è infatti già pena afflittiva, visto che la zona Champions è oramai fuori portata.

Non è però esclusa la possibilità che le parti trovino un punto di incontro su una maximulta e basta. In ogni caso, con un accordo si passerebbe poi al via libera del procuratore generale dello sport presso il Coni e alla firma del presidente federale, di fatto formalità se le parti trovano il giusto punto d’equilibrio. Una prima richiesta Juve di patteggiare esclusivamente sulla base di (lievi) pene pecuniarie era già stata esclusa da Chinè nelle settimane scorse: il procuratore aveva perciò deferito il club per le accuse di aver fittiziamente ridotto gli stipendi dei suoi giocatori in era Covid, in realtà spalmando sulla stagione successiva le retribuzioni saltate.

Il quadro di riferimento è cambiato

Dopo quel deferimento è arrivato il -10 penalizzante, la Juve con Calvo ha ammesso che il capitolo plusvalenze è chiuso, una maximulta sarebbe ammissione di colpa e chiuderebbe le porte ai giustizialismi. D’altra parte, per presentarsi oggi di fronte ai giudici del Tfn con un accordo la condizione fondamentale è la certezza che da Torino nessuno ricorra, una volta chiuso il capitolo, a cause di risarcimento civile.

Altra questione è invece quello che succederà poi con la Uefa: la giustizia sportiva europea aspetta di sapere le decisioni di quella italiana, col -10 e il patteggiamento la possibile esclusione dalle coppe potrebbe essere di un anno solo. Ma questo è ancora tutto da vedere.

(Teleborsa) 

 

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