Alla bambocciona niente assegno del papi: basta il reddito di cittadinanza
Mantenere un figlio fino a quando è grande e vaccinato è uno degli incubi dei genitori. Spesso devono tenerli con loro a casa CORTE DI CASSAZIONE INTERNI AULA GIALLOMBARDO EX TRIBUNALE SPECIALE DEL FASCISMOAssegno di mantenimento e il reddito di cittadinanza
Mantenere un figli0 fino a quando è grande e vaccinato rappresenta uno degli incubi dei genitori. Spesso devono tenerli c0n loro a casa, o se questi sono divorziati, continuano ad erogare assegni di mantenimento oltre la maggior età a chi è disoccupato. Qualcosa, però, sta cambiando e grazie al reddito di cittadinanza. Un’ordinanza della Cassazione infatti ha appena dato ragione a un padre che dopo 7 anni dalla separazione continuava a foraggiare la figlia quasi trentenne. Secondo la Prima sezione civile la donna, “deve far fronte al suo stato attraverso i diversi strumenti di ausilio, ormai di dimensione sociale, che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito”. In queste parole nessun riferimento esplicito alla misura grillina, che però è chiaramente sottintesa.
L’ordinanza della Cassazione
La ragazza, ventiduenne al momento del divorzio, e con solo la licenzia media, negli ultimi sette anni aveva intrapreso varie esperienze per costruirsi una carriera. Prima aveva iniziato e abbandonato un corso di estetista, poi lavorato in nero nell’impresa di pulizia di famiglia e insieme alla madre, con compensi settimanali di 50 mila euro. Per la Suprema corte il genitore divorziato è tenuto a mantenere i figli maggiorenni qualora questi non abbiano un’occupazione stabile. Tale sentenza però ribalta la situazione. Secondo i giudici, “le considerazioni di ordine sociologico, a proposito delle condizioni nel mercato del lavoro del meridione d’Italia, non ottengono di motivare la persistenza di un obbligo di mantenimento da parte del genitore.