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CronacaDa non perdere Dom 19 giugno 2022

C'è un libro conteso fra Ugo Sposetti e Massimo Bray e nessuno paga

Ugo Sposetti va a un evento alla Treccani e si prende il libro presentato. Inseguito da Massimo Bray rifiuta di pagarlo: "pagate voi me!" C'è un libro conteso fra Ugo Sposetti e Massimo Bray e nessuno paga MASSIMO BRAY PDUGO SPOSETTI PD
Gianfranco Ferroni
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Gianfranco Ferroni

Presentazione in  Treccani

Metti insieme Giuliano Amato e Giuseppe Provenzano e la sala, magicamente, si riempie. Tutti alla Treccani, la vecchia e cara Enciclopedia Italiana, a due passi da largo Argentina, per celebrare la democrazia del secolo scorso e ricordare Alfredo Reichlin. C’è Silvio Sircana, storico portavoce di Romano Prodi.

FABIANO FABIANI L’ETRUSCO

Non manca Fabiano Fabiani, classe 1930, quello che Roberto D’Agostino ha sempre definito come “l’etrusco” (essendo nato a Tarquinia, per l’ex manager di stato l’appellativo si attaglia alla perfezione) seduto accanto al mitico tesoriere della sinistra, Ugo Sposetti. C’è pure l’assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor, munito come da tradizione di una torcia per poter leggere anche al buio di una sala.

MASSIMO BRAY

Chi paga chi?

Visto che c’è un libro da vendere, il treccaniano Massimo Bray (già ministro per i Beni e le attività culturali durante una pausa di potere di Dario Franceschini, da anni direttore generale dell’istituzione fondata nel 1925 da Giovanni Treccani) dà manforte all’ufficio commerciale. Il fatto è che Sposetti acchiappa una copia del volume e se la porta via, creando il panico tra le addette enciclopediche. Dopo un’opportuna riflessione, Bray si avvicina con fair play appulo a quello che molti chiamano ancora come “nonno Ugo” e
fornisce il conto per il libro, con un’espressione amichevole ma perentoria: “Devi pagà”. La risposta è da manuale: “Ma so’ io che devo esse pagato perché me ne porto via uno”, non nascondendo una risata sotto il baffo.

MARCO TARQUINIO, GIORNALISTA

Inizia un lungo dialogo, mentre Amato sottolinea, annunciando il secondo giro di interventi, che “alle sette e mezza si chiude e tutti vanno via”. Alla destra del presidente della Corte Costituzionale c’è il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio, all’estrema sinistra (giustamente) il vicesegretario del Partito democratico.

PEPPE PROVENZANO PD

Intanto, mentre i relatori parlano, la trattativa tra Bray e Sposetti continua, con il primo pronto a far notare che “mi crei un problema di cassa”. Bisogna comunque dire che le capacità dialettiche del vecchio Ugo sono indiscutibili: tanto che in sala c’è chi ha bofonchiato affermando che “con lui è più facile concludere un trattato di pace che farsi dare dei soldi”. Visto che Sposetti è di Tolentino, luogo che dal 1797 divenne famoso per l’accordo diplomatico tra la Francia e lo Stato Pontificio, il commento era tutto per lui.

Gianfranco Ferroni

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