Il primo giorno di Camera e Senato, come si eleggono i presidenti
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ApprofondimentiCronaca Gio 13 ottobre 2022

Il primo giorno di Camera e Senato, ecco come si eleggono i presidenti

Il giorno della prima convocazione di Camera e Senato per la XIX legislatura è finalmente arrivato. Come si eleggono i presidenti. Il primo giorno di Camera e Senato, ecco come si eleggono i presidenti
Redazione Verità&Affari
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L’elezione del presidente di Camera e Senato

Il giorno della prima convocazione di Camera e Senato per la XIX legislatura è finalmente arrivato. Concluso l’iter di registrazione dei parlamentari, oggi i due rami del Parlamento torneranno a riunirsi con i rispettivi emicicli rinnovati per la riduzione drastica di deputati e senatori. L’appuntamento è per le 10 a Montecitorio ed alle 10:30 al Senato. Per quanto riguarda Montecitorio, a presiedere la seduta inaugurale sarà il più anziano, per elezione, tra i vicepresidenti della legislatura precedente, nel dettaglio Ettore Rosato. Costituito l’Ufficio provvisorio di presidenza il presidente proclama eletti deputati i candidati che subentrano a candidati eletti per la quota proporzionale già proclamati eletti in collegi uninominali, nonché ai deputati optanti tra più circoscrizioni, condizionatamente alla convalida della loro elezione nel collegio uninominale o nella circoscrizione di opzione.

La votazione del presidente

Dopo gli adempimenti previsti, la Camera procede alla elezione del proprio presidente che ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera. Dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti, computando tra i voti anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti. In assenza di un’ampia intesa tra le forze politiche, è presumibile che l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea di Montecitorio avvenga nella giornata di venerdì 14 ottobre. Eletto il presidente, si procede all’elezione di quattro vicepresidenti, di tre questori e di otto segretari al fine della costituzione dell’Ufficio di presidenza. Per tali elezioni ciascun deputato scrive sulla propria scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i questori, quattro per i segretari. Sono eletti coloro che al primo scrutinio hanno ottenuto il maggior numero di voti. Entro due giorni dalla prima seduta, poi, i deputati devono dichiarare al segretario generale della Camera a quale gruppo appartengono. Nei due giorni successivi è prevista la convocazione dei gruppi per l’elezione del presidente.

L’elezione del presidente in Senato

Anche al Senato il presidente viene eletto a scrutinio segreto. Già nella prima seduta della nuova legislatura, presieduta dal senatore più anziano, e in questo caso il compito sarà svolto dalla senatrice a vita Liliana Segre, dopo la costituzione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e la proclamazione dei senatori subentranti, si procede alla prima votazione. È eletto chi raggiunge la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Qualora non si raggiunga questa maggioranza neanche con un secondo scrutinio, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Se neanche nella terza votazione emerge chi ha raccolto la maggioranza dei voti, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età. 

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