La verità su come viene fatto il kebab e come riconoscere i migliori
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Cronaca Mar 01 novembre 2022

La verità su come viene fatto il kebab e come riconoscere i migliori

Sapete veramente come viene fatto il kebab industriale? Quello nello spiedo verticale non sempre è formato di tagli di prima qualità.  La verità su come viene fatto il kebab e come riconoscere i migliori
Redazione Verità&Affari
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Come è fatto il kebab

È uno dei piatti più famosi della cucina mediorientale. Un simbolo che dalla Turchia è riuscito a conquistare letteralmente il mondo. Esempio antesignano di street food, apprezzatissimo per un pasto veloce e goloso. Ma sapete veramente come viene fatto il kebab a livello industriale? Perchè quello spiedo verticale tagliato al coltello che serve per preparare il panino che tutti ben conosciamo non sempre è formato di tagli di carne di prima qualità. 

La maggior parte dei kebab in commercio non sono composti, infatti, da carne di agnello, di manzo o di pollo, come dovrebbe essere nella ricetta originale. Ma di una poltiglia derivante dalla lavorazione industriale della carne, che può comprendere anche pelle e frattaglie. 

Come per i wurstel, questo grande ammasso lavorato viene poi pressato meccanicamente e ridotto in una poltiglia, che viene disposta a strati sullo spiedo in attesa della cottura. La maggior parte del kebab è prodotto all’estero e importato in Italia congelato.

Non tutti i kebab sono, però, di scarsa qualità. Per riconoscere la lavorazione e quindi se si tratta di un vero kebab bisogna osservare con attenzione come è composto lo spiedo. Quello industriale appare omogeneo subito dopo il taglio, mentre in quello prodotto secondo la ricetta originale si possono distinguere sempre gli strati di carne. A questo punto gustandolo si sentirà davvero la differenza, anche se arricchito da cipolla, pomodoro e salse così come si è spesso abituati a ordinarlo.

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