I Comuni pagano i bus per la manifestazione della pace di Conte
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CronacaPrimo piano Mer 02 novembre 2022

I Comuni pagano il pullman per andare alla manifestazione della pace chiesta da Conte

Tanti Comuni italiani sono pronti a pagare il pullman per andare a Roma alla manifestazione per la pace del 5 novembre. I Comuni pagano il pullman per andare alla manifestazione della pace chiesta da Conte
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il pullman pagato dai Comuni per Roma

L’appuntamento è a Roma il prossimo 5 novembre. “Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace”, lo slogan ideato per la giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra in Ucraina. Un’organizzazione che all’apparenza sembra avulsa da qualsiasi connotazione politica, promossa dalla coalizione EuropeForPeace, e a cui hanno strizzato l’occhiolino tante associazioni di diverso colore. Peccato che il principale ispiratore di questo assembramento nazionale sia stato il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte. A cui si è attaccato il Pd e con il passare delle ore anche Carlo Calenda, che per differenziarsi ha proposto un raduno alternativo a Milano. 

Tutto bello. Se non fosse che tanti Comuni italiani, da Padova retta dal civico di centrosinistra Sergio Giordani a paesi più sperduti della Puglia, sono pronti a pagare il pullman per andare a Roma a manifestare. Una scelta che lascia perplessi e che forse rende necessario un passaggio dalla Corte dei Conti. Chiariamo gli eventuali fraintendimenti: qui non si dice che non sia lecito e giusto partecipare alla grande festa della pace.

Ma ci si domanda quanto sia opportuno che diversi Comuni italiani paghino con i soldi pubblici il trasporto dei manifestanti fino alla Capitale. Per un evento apolitico, che tutto apolitico non sembra. Il primo a lanciare l’idea di questa marcia per la pace “senza bandiere politiche, per rivendicare il ruolo diplomatico dell’Italia”, lo ricordiamo, è stato Conte. E proprio Conte si è prodigato affinchè sia possibile realizzarla. Troppo poco? A dare il battesimo all’adunata è ora lo stesso leader grillino, che sui social ha scritto: “Scenderemo in piazza insieme a tante associazioni e tantissimi cittadini. Tacciano le armi, è ora di farci sentire con una sola voce per la pace”. Al suo fianco si è aggiunto poco dopo il Pd, contro “la terribile guerra innescata da Putin”, come scritto dal deputato Marco Furfaro. E Calenda. Ma per garantire il successo della manifestazione pagano i Comuni.

 

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