Firmato il decreto Priolo, perché sono così importanti gli impianti
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CronacaPrimo piano Ven 17 marzo 2023

Firmato il decreto Priolo, perché sono così importanti gli impianti

Il decreto prevede una serie di azioni coordinate a livello regionale per risolvere le questioni ambientali relative agli impianti di Priolo. Firmato il decreto Priolo, perché sono così importanti gli impianti
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il decreto per gli stabilimenti di Priolo

Firmato il decreto ministeriale riguardante gli stabilimenti di Priolo della società Isab Srl. Il decreto stabilisce le misure necessarie per garantire l’equilibrio tra la continuità dell’attività produttiva, la tutela dell’occupazione, la sicurezza sul posto di lavoro, la salute e l’ambiente.

In particolare, il decreto prevede una serie di azioni coordinate a livello regionale per risolvere le questioni ambientali relative agli impianti di depurazione gestiti dalla Ias Spa a Priolo Gargallo (SR) e dalla Priolo Servizi Scpa a Melilli (SR). Il decreto ministeriale stabilisce anche una scadenza di 36 mesi per gli interventi di adeguamento degli impianti, che potrebbero essere richiesti in caso di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio degli stabilimenti Isab.

Il decreto ministeriale è stato emanato in seguito al dpcm del 4 febbraio scorso, che ha dichiarato il complesso degli stabilimenti di proprietà della società Isab di interesse strategico nazionale ai sensi del decreto-legge 207, considerando il settore in cui opera, il numero degli occupati e l’importanza della produzione per l’autonomia energetica del Paese.

“Con il Decreto facciamo un ulteriore passo in avanti per garantire la continuità degli stabilimenti Isa di Priolo, strategico per la nostra sicurezza energetica, ponendo massima attenzione ai nodi ambientali del territorio”, ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

“Il provvedimento – aggiunge Pichetto – interviene infatti puntualmente sul tema della depurazione, decisivo per l’area industriale e i comuni limitrofi, imponendo limiti agli scarichi, monitoraggi e termini rigidi per l’eventuale messa a norma degli impianti. Prospettive occupazionali, produttive e tutela ambientale – conclude il Ministro – devono camminare sempre di pari passo”. 

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