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Cronaca Sab 03 dicembre 2022

Emergenza alla protezione civile: volevano vedere le partite e Curcio li accontenta

La protezione civile ha pagato 576 euro un abbonamento Sky da vedere su due monitor. Dicono che è per il tg, ma solo con il calcio costa così Emergenza alla protezione civile: volevano vedere le partite e Curcio li accontenta
Fosca Bincher
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Fosca Bincher

SOS Pallone

C’era una emergenza alla protezione civile italiana: lo staff che assiste il capo del dipartimento voleva vedere le partite di calcio e le dirette delle gare di Formula Uno e Moto Gp. E alla fine Fabrizio Curcio ha accontentato i suoi firmando un abbonamento da 576 euro l’anno più Iva.

Un negozio di Sky

La firma a giugno

Il decreto per l’abbonamento porta la firma dello stesso Curcio e la data dal 17 giugno 2022, ma è stato reso noto solo a fine novembre sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri nella sezione trasparenza dove debbono essere pubblicati tutti i bandi di gara e le determine a contrarre per le forniture del governo italiano.

Ipocrisia in decreto

Per l’abbonamento un decreto fascista

Per fare quel banale abbonamento come milioni di italiani c’è voluto però un decreto di tre pagine, citando fra le condizioni di quel contratto addirittura un regio decreto del 1924 in piena epoca fascista. E un bel po’ di ipocrisia, che giunge al culmine quando si motiva la spesa contrattuale con l’esigenza di “visualizzazione del canale Sky Tg24”, che si può benissimo guardare senza spendere un centesimo dalla normale televisione con il digitale terrestre.

E se accade qualcosa durante la partita?

Ma certo non si potevano citare sport e cinema (compresi per forza in un pacchetto a quel costo) come esigenza urgente dello staff di Curcio. E poi magari alla protezione civile serve pure guardare la diretta dagli stadi. E se accadesse qualcosa che richiede un pronto intervento?

 

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