Franceschini promuove il cinema con i soldi degli imprenditori del settore
Il ministro Dario Franceschini organizza il Cinema in festa con i soldi degli altri. O meglio degli imprenditori italiani del grande schermo. CinemaL’evento del Cinema in festa
Il ministro Dario Franceschini organizza il Cinema in festa con i soldi degli altri. O meglio degli imprenditori italiani del grande schermo. Perché se è vero che il ministero della cultura ha stanziato 10 milioni «per favorire la promozione della visione dei film in sala», non è ancora chiaro come questi soldi andranno spesi.
Per ora di certo c’è solo il fatto che non andranno ai proprietari di cinema come compensazione per la sforbiciata ai prezzi decisa da Franceschini nei giorni di Festa. Giorni che casualmente cadono proprio a ridosso della scadenza elettorale (18-22 settembre). «Che la politica si facesse la campagna di tasca propria» sintetizza il proprietario di due cinema che preferisce restare anonimo.
Cinema in festa
La manifestazione voluta dal Mic e annunciata in pompa magna al Festival di Venezia inizierà domenica prossima. Prevede l’accesso al cinema al prezzo stracciato di 3,5 euro. Considerato che il 50% del biglietto va ai distributori, per i proprietari dei cinema l’incasso effettivo sarà di 1,50 euro. Non netto, evidentemente. A spanne si tratta quindi di un obolo che non copre nemmeno le spese. Mediamente infatti l’ingresso costa fra i 6 e i 10 euro, a seconda della città. Ciò significa che per ben cinque giorni, i proprietari dei cinema italiani subiranno una decurtazione di incasso compresa fra i 2,5 e i 6,5 euro a biglietto.