L'inflazione arriva all'11,9%, cosa vuol dire per famiglie e imprese
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Cronaca Ven 28 ottobre 2022

L'inflazione arriva all'11,9%, cosa vuol dire per famiglie e imprese

Nel mese di ottobre 2022 l’indice dei prezzi registra un aumento del 3,5 per cento su base mensile e dell’11,9 per cento su base annua. L'inflazione arriva all'11,9%, cosa vuol dire per famiglie e imprese
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

L’andamento dell’inflazione in Italia

Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5 per cento su base mensile e dell’11,9 per cento su base annua (da +8,9 per cento del mese precedente). Lo rende noto l’Istat. La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5 per cento di settembre a +73,2 per cento) sia regolamentati (da +47,7 per cento a +62,1 per cento) sia non regolamentati (da +41,2 per cento a +79,5 per cento), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4 per cento a +13,1 per cento), sia lavorati (da +11,4 per cento a +13,4 per cento) sia non lavorati (da +11,0 per cento a +12,9 per cento) e degli Altri beni (da +4,0 per cento a +4,5 per cento).

Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7 per cento di settembre a +5,1 per cento). “Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati – evidenzia l’Istat – a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch’essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0 per cento) per trovare una crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale Nic pari a +11,9″.

L’aumento dei prezzi

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,0 per cento a +5,3 per cento e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5 per cento a +5,8 per cento. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5 per cento a +17,9 per cento), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9 per cento a +3,7 per cento); si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali). Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +10,9 per cento a +12,7 per cento) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4 per cento a +8,9 per cento).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (+28,4 per cento), degli Energetici non regolamentati (+28,3 per cento) e in misura minore a quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4 per cento), degli Alimentari lavorati (+1,7 per cento) e dei Beni non durevoli (+0,7 per cento); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi -0,8 per cento). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0 per cento per l’indice generale e a +3,7 per cento per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 4,0 per cento su base mensile e del 12,8 per cento su base annua (da +9,4 per cento nel mese precedente).

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