Lamorgese regala 50 milioni a Gualtieri, Roma solita assopigliatutto
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Cronaca Ven 30 settembre 2022

Lamorgese regala 50 milioni a Gualtieri, Roma assopigliatutto nei ristori

A beneficiarne è stato il Comune di Roma, che passa all’incasso per un totale di 29 milioni e 700mila euro, quasi la metà del totale Lamorgese regala 50 milioni a Gualtieri, Roma assopigliatutto nei ristori
Carmine Gazzani
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Carmine Gazzani

I ristori per il turismo

Non finiscono mai i ristori per le mancate presenze di turisti per il Covid-19. Con la conseguenza che le amministrazioni comunali possono sorridere. Con un conto, solo per il mese di settembre, di 75 milioni di euro, a completamento dello stanziamento complessivo di 150 milioni di euro (di cui la prima tranche era stata erogata in estate). Insomma, nonostante i visitatori stranieri non stiano aumentando, tornando a livelli pre-pandemici, il governo Draghi – attraverso il Ministero dell’Interno – ha continuato a destinare risorse alle amministrazioni per indennizzare le presunte perdite nei primi due trimestri dell’anno in corso.

Per carità, tutto legittimo: visti i tempi è necessario porre attenzione alle entrate delle amministrazioni locali. Tuttavia, il calcolo per il 2022 è basato sull’anno precedente: per ammissione dello stesso Ministero dell’economia e delle finanze, si tratta di una stima, che per definizione non è esente da imprecisioni. «Ai fini del riparto si procede in primo luogo a stimare una proxy della perdita (presunta) per l’anno 2022 da ristorare considerando l’intera quota dello stanziamento», riferisce il dossier del Mef. Così, stando alle elaborazioni degli uffici di Via XX Settembre, in riferimento ai mancati introiti «si determina una perdita stimata per l’anno 2022 pari a circa 133 milioni di euro relativa a 888 enti».

Certo, la misura non è propriamente qualcosa di imprevisto: il sostegno economico era appunto stato predisposto, a inizio anno, da un decreto con tanto di ricco capitolo di spesa. Il Viminale, negli ultimi giorni in cui c’è ancora al timone Luciana Lamorgese, ha provveduto a ripartire le cifre. Come spiega il provvedimento, nel dettaglio, il fondo «si riferisce al ristoro delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno o del contributo di sbarco», quindi strettamente connesso ai turisti. Per chi ha istituito il tributo a partire da quest’anno, il ristoro è stato parziale.

Roma Capitale

A beneficiarne maggiormente è stato, ancora una volta e senza sorprese, il Comune di Roma, che passa all’incasso per un totale di 29 milioni e 700mila euro, quasi la metà del totale, a cui si sommano i precedenti 22 milioni arrivati nelle casse del Campidoglio, guidato dal dem Roberto Gualtieri. Il totale ammonta insomma a oltre 50 milioni di euro, visto che il principio è quello di avere un contributo di soggiorno più pesante, oltre ovviamente a essere una città a elevata presenza turistica. Subito alle spalle della Capitale c’è Firenze, a cui spetta un contributo di 8 milioni 841mila euro, più i 5 milioni arrivati qualche mese fa, con una quota complessiva di 13 milioni di euro. In questo secondo giro di sostegni, Milano scivola sul terzo gradino dell’ipotetico podio con una quota di poco superiore agli 8 milioni di euro, sostanzialmente bissando quanto previsto nella prima tranche.

A seguire c’è Venezia a cui saranno erogati oltre 4 milioni di euro. E sono questi i 4 Comuni principali destinatari delle risorse, perché nessun altro riesce a raggiungere la cifra di un milione. Considerando le altri principali città, Napoli, infatti, si ferma a 940mila euro, Bologna a 839mila e Torino a 621mila. E nel decreto emanato dal Viminale non mancano casi singolari, di micro-rimborsi, come i 289 euro destinati al Comune di Lauregno, con 341 abitanti nella provincia di Bolzano, o i 258,9 euro che arriveranno a Corneliano d’Alba, località nel cuneese con poco più di 2mila residente. Per carità, ogni centesimo è prezioso. Ma una manciata di centinaia di euro non saranno certo la manna per consolidare i bilanci.

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